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giovedì, Marzo 28, 2024

Prezzi, il pane è sempre più “salato” sulle tavole: la mappa dei rincari. Coldiretti: “La filiera va resa più equa”

Pane sempre più “salato” in Toscana a causa di inflazione e speculazioni dal campo alla tavola che fanno aumentare di dieci volte il prezzo finale. Se a Firenze la pagnotta da un chilo costa mediamente 3,54 con un aumento del 17% rispetto all’inizio dell’anno e con punte fino a 7 euro – si legge sulla pagina Facebook di Coldiretti Toscana – , a Livorno si viaggia intorno ai 3,3 euro (+3%), un po’ meno ad Arezzo, 3,05 euro, dove però si registra un incremento del 13%. Siena è invece la provincia meno cara: 2,68 euro per un chilo di pane. A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base dell’analisi dati Istat e dell’Osservatorio dei Prezzi del Mise secondo cui le famiglie toscane spenderanno 60 milioni di euro in più nel 2022 per non fare mancare sulle tavole filoni e rosette.

“Dal grano al pane i prezzi aumentano più di dieci volte a causa dei rincari record di energia, mangimi e fertilizzanti scatenati dalla guerra in Ucraina e delle distorsioni all’interno delle filiere che impoveriscono le tasche dei cittadini e danneggiano gli agricoltori – spiega il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi – . Oggi un chilo di grano viene pagato agli agricoltori intorno ai 36 centesimi e serve per produrre un chilo di pane che viene venduto ai consumatori a prezzi variabili che possono oscillare mediamente, nella nostra regione, tra i 2,50 euro fino a 3,50 euro. L’incidenza del costo del grano sul prezzo del pane resta dunque marginale, pari a circa il 10% in media. Peraltro i prezzi al consumo non sono mai calati negli ultimi anni nonostante la forte variabilità delle quotazioni internazionali del grano, spesso al di sotto dei costi di produzione”.

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Contro il caro prezzi – spiega ancora Coldiretti Toscana sulla propria pagina Facebook – una soluzione strutturale è rappresentata dalla diffusione dei contratti per l’equa distribuzione del valore lungo la filiera e per tutelare il gli agricoltori costretti a produrre in perdita in conseguenza degli aumenti.

“Le prime misure contenute del decreto aiuti ter come l’estensione della riduzione dei costi del gasolio per le imprese della pesca e agricole anche a fabbricati e serre fino alla fine dell’anno come avevamo richiesto insieme al credito di imposta per i costi energetici e del gas ai quali accedono anche le imprese agricole rispettivamente per il 30% e il 40% della spesa sostenuta è un primo passo – sottolinea Filippi – . L’altro è quello di ridurre la dipendenza dall’estero e lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali”.

ProvinciaLuglio 2022Gennaio 2022% Gennaio – Luglio 2022
Arezzo3,052,713%
Firenze3,543,0217%
Grosseto2,812,5610%
Livorno3,33,193%
Lucca2,912,785%
Pistoia2,822,647%
Siena2,682,498%

Analisi Coldiretti dei dati Istat ed Osservatorio Prezzi Mise (dalla pagina Facebook di Coldiretti Toscana)

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