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martedì, Aprile 23, 2024

Slow Food celebra la Giornata dell’olivo con un evento sul Quercetano: cena a tema e incontro con i produttori

Il Consiglio esecutivo dell’Unesco ha proclamato il 26 novembre di ogni anno come Giornata internazionale dell’olivo.

Il motivo lo spiega l’Accademia dei Georgofili sul proprio sito internet: “L’olivo è simbolo di pace, saggezza e armonia, contribuisce allo sviluppo economico e sociale sostenibile dei popoli e la celebrazione della Giornata internazionale dell’olivo contribuisce pertanto alla promozione dei valori universali che uniscono gli esseri umani e le culture, nonché alla protezione di questo albero millenario e alla conservazione del suo valore perenne. L’olivo è da tempo immemorabile elemento di unità e diversità di tutte le culture, trascendendo i confini e consentendo scambi fruttuosi tra i popoli; è elemento culturale con una forte presenza in molte espressioni artistiche e culturali, svolge un ruolo di vettore di dialogo culturale e di scambio di conoscenze e contributo ai processi di sviluppo”.

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Inoltre, “la sua coltivazione svolge un ruolo fondamentale nell’aiutare le popolazioni locali a radicarsi nelle loro regioni – prosegue l’Accademia dei Georgofili citando ‘Teatro Naturale’ – , costituisce una barriera contro la desertificazione e la protezione contro l’erosione ed è un agente nella lotta contro il riscaldamento globale, catturando più CO2 di quanta ne emette nell’atmosfera sotto forma di gas a effetto serra durante l’intero ciclo di coltivazione e durante il processo di produzione dell’olio d’oliva. Allo stesso tempo, si riconosce l’impatto del settore olivicolo sull’occupazione e la salvaguardia dell’ambiente e il conseguente contributo allo sviluppo sostenibile, nonché le virtù dell’olio d’oliva per la salute, le sue proprietà terapeutiche e i suoi benefici alimentari”.

Insomma, l’olivo è un patrimonio della storia, del territorio e della cucina italiana, e una pianta che la Condotta Slow Food Terre Medicee e Apuane ha posto al centro della propria azione dato che nell’area della Versilia e di Montignoso da secoli si coltiva una varietà autoctona, il Quercetano, dal 2017 Presìdio Slow Food.

“La coltura dell’olivo in Versilia – si legge sul sito della Fondazione Slow Food – ha avuto nel corso dei millenni un’importanza primaria nell’economia locale imprimendo anche al paesaggio caratteristiche precise. Nel Medioevo la Piana di Querceta, grazie alla sua conformazione morfologica non subì il fenomeno dell’impaludamento e mantenne in buona parte le tradizionali colture d’olivo, oggetto anche all’epoca di un contenzioso tra pisani e lucchesi che si affrontarono in una terribile battaglia proprio su questo territorio. L’olio della Versilia infatti serviva ai pisani come merce di scambio per i loro commerci con gli arabi e aveva addirittura valore di moneta”.

Quanto alle caratteristiche, l’olivo Quercetano è “una pianta vigorosa con un caratteristico andamento verso l’alto del tronco e con i rami giovani penduli. Le foglie sono lunghe e strette, di colore verde lucente. L’oliva è piccola, di forma ovoidale leggermente allungata in punta”. Invece l’olio ha “un aspetto limpido o leggermente velato e colore verde oliva dorato. E’ mediamente fruttato e delicato, con un giusto equilibrio tra l’amaro e il piccante, ricco di sentori che richiamano l’erba fresca tagliata e le erbe aromatiche. L’oliva quercetana – sottolinea Slow Food – , a causa delle piccole dimensioni delle olive e del rapporto polpa-nocciolo sfavorevole rispetto ad altre varietà, è attaccata in ritardo dalla mosca delle olive e quindi consente di ottenere una qualità migliore a parità di data di raccolta”.

La Condotta Slow Food Terre Medicee e Apuane vuole quindi festeggiare il Quercetano in occasione della Giornata mondiale dell’olivo con un’iniziativa aperta a tutti che si terrà venerdì 25 novembre alle ore 20 presso il ristorante Antico Uliveto a Pozzi di Seravezza: sarà possibile condividere una cena a base di piatti con olivo Quercetano e incontrare i produttori di olio Quercetano e conoscere le loro storie. Per info e prenotazioni: tel. 0584 – 768882.

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