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venerdì, Aprile 19, 2024

Le vacanze viareggine del futuro Paolo VI. A San Paolino un ciclo di incontri su figure legate alla città

Don Mauro Lucchesi, parroco della Basilica di San Paolino a Viareggio, ha inizialmente concesso la chiesa per l’esecuzione della “Messa per soli coro e orchestra” di Giacomo Puccini, poi per i concerti d’organo di Giulia Biagetti e Stefano Barsanti e infine all’Associazione Musicale Lucchese per ospitare il concerto del 23 luglio che avrebbe dovuto svolgersi nella monumentale chiesa romanica di San Pantaleone a Pieve a Elici. Infatti, a causa dell’immane incendio che ha coinvolto buona parte dei comuni di Massarosa e Camaiore, Pieve a Elici è stata per alcuni giorni interdetta per ospitare manifestazioni di qualsiasi tipo. L’introito dei concerti, ovviamente a pagamento, è stato devoluto a favore delle popolazioni colpite dal sopracitato incendio.

Ma don Mauro, dopo aver fatto diventare la Basilica di San Paolino centro di aggregazione culturale e musicale, nel mese di agosto ha organizzato nel cortile dell’oratorio alle ore 21 tre incontri culturali sotto il titolo “Obiettivo su Viareggio”. Il primo avrà luogo venerdì 5 agosto di cui sarà relatore lui stesso sul tema “Giovan Battista Montini – Paolo VI”, mentre il secondo è in programma venerdì 12 agosto ed avrà per tema “Maria Luisa di Borbone”. Relatore Tommaso Maria Rossi. Infine il terzo ed ultimo incontro è fissato per venerdì 19 agosto in cui verranno illustrate sia la figura che l’opera di Mario Tobino. Relatrice la nipote del medico-scrittore Isabella Tobino, fra l’altro presidente della “Fondazione Tobino” e depositaria della memoria di colui che è stato uno dei maggiori protagonisti letterari del secolo XX.

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“Le ragioni di questa iniziativa – ci ha detto don Mauro Lucchesi – potrebbero essere anche utili anche ai villeggianti per conoscere Viareggio”. Ma noi aggiungiamo che non solo potrebbero essere utili ai villeggianti, ma anche e soprattutto ai viareggini che, malgrado si dica il contrario, del loro passato sanno poco o nulla, salvo la storia della navigazione a vela che è soltanto uno “spaccato” riferito ad un periodo ben circoscritto. Non parliamo infine del passato culturale che è riservato ad un ben circoscritto numero di persone.

A questo punto si dirà, va bene per Maria Luisa di Borbone e Mario Tobino, ma cosa centra Papa Paolo VI al secolo Giovan Battista Montini? Ce lo spiega ancora don Mauro Lucchesi, dopo avere specificato che fu ospite della canonica di San Paolino, affermando che “il giovane Giovan Battista Montini, dopo la maturità liceale, a causa delle precarie condizioni di salute fu inviato a Viareggio, perché nell’abbronzatura e nei bagni di mare il suo gracile fisico potesse trovare nuove energie. Inoltre la vacanza gli avrebbe consentito un tempo necessario di riflessione per svelte ben più definitive e totalizzanti. Era l’estate del 1016”. Per poi concludere: “Nelle lettere che scrive alla famiglia traspare la Viareggio di inizio secolo XX negli occhi meravigliati del giovane Montini e insieme alla sensibilità con cui affronta ogni cosa, appare anche la normalità del giovane che si diverte con i suoi coetanei che con lui sostano nella canonica di San Paolino”.

Come si può constatare la presenza a Viareggio del futuro Paolo VI non è stata una parentesi evanescente, ma anche un periodo di riflessione nella normalità della vita viareggina del tempo. Considerando infine la personalità di un Papa che, non dimentichiamolo, ha vissuto in prima persona la tragedia di Aldo Moro, tanto da invocare pubblicamente la sua liberazione da parte delle Brigate Rosse. Tanto dovevamo, anche perché così si spiega l’intitolazione al suo nome del piazzale antistante il camposanto della Misericordia lungo via Maroncelli. A proposito quanti lo sanno?

Mario Pellegrini

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