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martedì, Aprile 16, 2024

Vulcanologia, al fortemarmino Mauro Rosi assegnato il prestigioso riconoscimento della Medaglia Mercalli

Forte dei Marmi: al professor Mauro Rosi il prestigioso conferimento della Medaglia Mercalli 2022. La Medaglia Mercalli viene assegnata ogni 4 anni dall’Associazione Italiana di Vulcanologia, in occasione della Conferenza Alfred Rittmann ed onora la figura di Giuseppe Mercalli (1850-1914), scienziato poliedrico e pioniere con i propri studi in vari ambiti della geologia, vulcanologia e sismologia.

Il premio 2022 è stato conferito a Catania al professor Mauro Rosi, una delle personalità scientifiche nell’ambito della ricerca vulcanologica che maggiormente ha contribuito allo sviluppo della disciplina, rivestendo un ruolo di primo piano nelle comunità scientifiche nazionali e internazionali. Il professor Rosi, già nel 2014 fu insignito di un prestigioso riconoscimento, quello dell’Ordine del Cherubino, onorificenza accademica conferita dal Magnifico Rettore dell’Università di Pisa per aver contribuito ad accrescerne il prestigio per particolari meriti scientifici.

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“Mi congratulo a nome di tutta la mia comunità con Mauro Rosi per questo importante riconoscimento – afferma il sindaco – . Mauro, oltre ad essere un grande amico personale ed un nostro stimato concittadino, si è sempre impegnato per la difesa del nostro territorio, in particolare negli ultimi anni si è dedicato al problema dell’erosione costiera, mettendo a nostra disposizione le sue competenze e quelle di illustri suoi colleghi nazionali ed internazionali. Oggi più che mai sono felice che presto Mauro entri a far parte del mio staff per occuparsi in prima persona di quello che giorno dopo giorno sta diventando un problema ambientale impellente, quello dell’erosione della costa apuo-versiliese.”

La carriera del professor Rosi si è svolta prevalentemente presso l’Università di Pisa dove ha conseguito la laurea e dove poi ha svolto una brillante carriera che lo ha portato a diventare professore ordinario di Vulcanologia e a ricoprire il ruolo per molti anni di direttore del Dipartimento di Scienze della Terra.

L’attività scientifica del professor Rosi è contraddistinta da una visione multidisciplinare ed olistica dei sistemi vulcanici, ben riconoscibile in una eccellente e ampiamente citata produzione scientifica, nella quale la vulcanologia fisica, la petrologia, la geofisica e la geochimica sono interrelate a rappresentare la complessità dei processi eruttivi e il loro impatto sociale ed ambientale .

Sono proprio questo tipo di approccio e di visione che hanno portato il professor Rosi a diventare punto di riferimento per gli studi di pericolosità e di rischio vulcanico, fino ad assumere il ruolo di Direttore dell’Ufficio Rischio Vulcanico e Sismico del Dipartimento di Protezione Civile dal 2013 al 2016. Come ulteriore riconoscimento di questo suo ruolo nella comunità vulcanologica, molte istituzioni a livello nazionale e internazionale ne hanno richiesto l’esperienza per la gestione di crisi eruttive, come nel caso del Nevado del Ruiz in Colombia nel 1985, del Tungurahua e del Guagua Pichincha in Ecuador nel 1999, del Merapi in Indonesia nel 2006, dello Stromboli nel 2003 e nel 2007, o come consulente per i sistemi di protezione civile dalla Comunità Europea per i paesi del patto andino (Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù e Bolivia) nel 2005, dalle Nazioni Unite nel 2011 per gli effetti dell’eruzione del Puyehue-Cordon Caulle in Cile e Argentina e dall’Islanda nel 2015 per la gestione delle crisi vulcaniche. Ancora oggi il professor Rosi continua a dare un fondamentale contributo come Presidente del Consorzio Seneca e come consulente scientifico di enti nazionali ed internazionali sul rischio vulcanico.

Nella sua luminosa carriera, il professor Rosi è stato membro della Commissione Grandi Rischi, membro delle Commissioni ministeriali incaricate di redigere gli scenari eruttivi per i piani di emergenza del Vesuvio, dei Campi Flegrei, di Vulcano e di Stromboli, nonché coordinatore dei Tavoli di Lavoro istituiti dalla Protezione Civile per l’aggiornamento dei livelli di allerta del Vesuvio e dei Campi Flegrei e per gli scenari di pericolosità legati ai vulcani sottomarini.

Il riconoscimento scientifico del professor Rosi lo ha portato a ricoprire inoltre ruoli di responsabilità a livello nazionale ed internazionale. Per la IAVCEI è stato Segretario della Commission for Volcanic Hazard Mitigation e della Commission on Explosive Volcanism. È stato membro della giunta nazionale del Gruppo Nazionale per la Vulcanologia, membro della Giunta di Consulenza Scientifica e poi del Consiglio Scientifico dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Presidente della Federazione Italiana di Scienze della Terra.

La straordinaria carriera scientifica e i molteplici e onerosi impegni e responsabilità non hanno tuttavia mai impedito al professor Rosi di esercitare in pieno il suo ruolo primario di docente e mentore. Il numero di colleghi e colleghe che ricoprono ruoli di primo piano nella ricerca scientifica in Italia e nel mondo che sono stati suoi allievi è davvero ragguardevole, testimonianza non solo di una eccellente capacità nell’individuare talenti, ma anche e soprattutto di trasmettere l’entusiasmo ed il rigore nei metodi di studio. E anche coloro che non ne sono stati allievi, se hanno avuto la fortuna di collaborare a ricerche o di incontrare il professor Rosi durante un workshop, un field-trip o in qualunque altra occasione, hanno certamente avuto modo di recepire quell’entusiasmo e quel rigore durante le lunghe discussioni appassionate a cui non solo non si è mai sottratto, ma che ha sempre generosamente promosso, nella convinzione che la crescita di una comunità scientifica consapevole e coesa è la premessa per il continuo sviluppo della vulcanologia e delle Scienze della Terra in generale.

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