Orari unificati per la movida del lungomare, coinvolgimento dei gestori dei locali per la tutela di sicurezza e decoro ambientale, una graduatoria comune per le polizie municipali: questi i temi di maggiore rilevanza discussi dai sindaci di Pietrasanta, Forte dei Marmi e Montignoso, Alberto Stefano Giovannetti (insieme all’ingegnere Filippo Bianchi), Bruno Murzi (accompagnato dall’assessore Massimo Lucchesi) e Gianni Lorenzetti, nell’incontro avvenuto stamani (giovedì 7 luglio) presso il palazzo comunale della “Piccola Atene” della Versilia.
“I nostri territori hanno molto in comune – hanno ribadito i tre primi cittadini – e comuni devono, correttamente, essere i provvedimenti e, in caso di criticità, le soluzioni. Discoteche e locali notturni sono una realtà economica e turistica importante per l’intera Versilia: una gestione seria e coordinata delle esigenze toccate dal loro lavoro, dal divertimento al riposo, fino al rispetto degli spazi pubblici, è un guadagno per tutti”.
I sindaci hanno convenuto sull’opportunità di uniformare gli orari di apertura dei locali notturni che insistono sul viale a mare, coinvolgendo le Prefetture di competenza per un confronto sia tecnico, sulla redazione delle ordinanze, sia più generale, nella gestione della sicurezza. Altrettanto necessaria e aperta, secondo i primi cittadini, deve essere la collaborazione con i gestori dei locali “che possono darci una grossa mano, con il loro personale – hanno proseguito Giovannetti, Murzi e Lorenzetti – sia sul fronte della sicurezza, come già in parte fanno, sia sul controllo dei luoghi che si trovano nelle immediate vicinanze dei loro esercizi”. E sempre sul fronte sicurezza, sul tavolo anche l’idea (da approfondire) di un concorso unico per le tre polizie municipali, con elaborazione di un’unica, nuova graduatoria.
“I gestori dei locali notturni – hanno concluso i sindaci – hanno a cuore tanto quanto noi il benessere dei loro avventori e della comunità che li accoglie. Disposizioni uniformi e coerenti, opportunamente concertate e condivise, in un contesto come il nostro non potranno che produrre benefici: per le attività della ‘movida’, per gli ospiti delle strutture ricettive e per i residenti”.