Una unità operativa di emergenza per la crisi idrica, composta da tecnici con specifiche competenze in materia: è quanto istituito in Gaia da diverse settimane che, già all’indomani della firma da parte del Presidente Giani dello stato di emergenza regionale, ha iniziato a lavorare in sinergia con Regione Toscana e Autorità idrica, con lo scopo di strutturare un piano straordinario di azioni, e far fronte, tramite interventi urgenti, ad una situazione che appare sempre più critica.
“Nel nostro territorio l’anno 2022, con appena 363 mm di pioggia nei primi sei mesi, si sta configurando come il peggiore anno dal punto di vista pluviometrico degli ultimi 20 anni – spiega Gaia – : tale scarsità di precipitazioni ha determinato la riduzione della portata di fiumi e torrenti, e uno scarso riempimento delle falde. Si tratta di una percentuale pari al 60% in meno di precipitazioni rispetto alla media storica di periodo del precedente decennio, che hanno ridotto la risorsa idrica disponibile già del 30%, rispetto a quella di pari periodo di anni nella norma. Un calo certamente preoccupante, anche alla luce di previsioni metereologiche che non lasciano molto spazio alla speranza di precipitazioni consistenti nel breve periodo”.
L’assenza di piogge e le elevate temperature mettono a dura prova gli acquedotti: il gestore idrico Gaia sta facendo il possibile per scongiurare il più possibile i disagi per i cittadini, cercando di evitare il rischio di razionamenti importanti. L’unità operativa costituita in azienda è in grado di visualizzare e rielaborare costantemente in tempo reale i dati raccolti dagli operativi sul territorio al fine di effettuare valutazioni anche predittive, individuando il livello di criticità atteso sui vari sistemi acquedottistici. Sono stati predisposti tutti i mezzi necessari per migliorare la resilienza degli acquedotti e far fronte ad eventuali emergenze, anche puntuali, e schierati tutti gli strumenti attualmente a disposizione per l’approvvigionamento alternativo in caso di necessità, prevedendo l’aggiunta di ulteriori mezzi e squadre integrative se si verificassero situazioni critiche simultanee in varie parti del territorio.
“Tra le azioni previste dal Piano di emergenza per questa estate 2022 – afferma il gestore idrico – ci sono tutti gli interventi prioritari e già individuati di riduzione delle più significative perdite presenti sulla rete, per le quali si cerca di comprimere i tempi di riparazione. Sono stati già avviati trasporti tramite il servizio con autobotti per ricaricare acquedotti di piccola e media dimensione nella zona montana, fin qui si è trattato di piccoli volumi nonostante la situazione di criticità. Altre misure di limitazione, tra cui anche una graduale calibrazione delle pressioni in rete, sono altresì pianificate e saranno adottate a seconda del grado di rischio di siccità che si dovesse presentare”.
“La riparazione delle perdite risulta centrale nella gestione degli interventi realizzati e programmati – prosegue Gaia – , al fine di migliorare il servizio erogato, anche al di fuori dei periodi di emergenza siccità: dal 2018 al 2021 sono stati investiti su tutto il territorio gestito circa 20 milioni in interventi di sostituzione e manutenzione delle reti acquedotto e altri 27 milioni sono in corso di realizzazione e da completarsi entro il 2023, da incrementare anche attingendo ad ulteriori eventuali fondi PNRR”.
Gaia ha inoltre di recente “attivato interventi di ricerca sistematica e riparazione delle perdite su circa 2000 km di rete acquedotto, prediligendo sempre nuove soluzioni più avanzate in linea con le nuove tecnologie emergenti, che permettono di rilevare le perdite in maniera automatica (es. smart meter con sensori acustici, tecnologia SAR per individuare più puntualmente e rapidamente le perdite occulte, sensoristica collegata a reti LPWAN, algoritmi di ML). Tale evoluzione nella ricerca perdite consentirà di effettuare interventi più puntuali e rapidi anche sulle rotture presenti nel sottosuolo, permettendo di ottimizzare ulteriormente i quantitativi di risorsa a disposizione in futuro”.
Molti comuni del territorio gestito hanno già adottato, su richiesta dell’AIT, ordinanze che limitano il consumo di acqua potabile per utilizzi diversi da quelli essenziali fino al 30 settembre prossimo. Gaia S.p.A. “si unisce a questo atto di responsabilità ed esorta tutti gli utenti ad adottare comportamenti responsabili, suggerendo alcuni semplici accorgimenti da seguire per contenere i consumi:
· Inserisci un “frangigetto” al tuo rubinetto
· Ripara le eventuali perdite dei rubinetti rubinetto o dello scarico del WC
· Per il tuo WC prediligi uno scarico a quantità differenziate
· Preferisci la doccia al bagno in vasca
· Quando ti lavi i denti evita di tenere aperto il rubinetto
· Avvia i tuoi elettrodomestici solo a pieno carico
· Innaffia le piante con l’acqua con cui hai lavato frutta e verdura
· Non lavare l’auto con l’acqua potabile, recati presso gli autolavaggi che riciclano l’acqua”.
“Rimane valido nei comuni che hanno adottato l’ordinanza il divieto di utilizzare l’acqua per tutti gli usi non riconducibili a esigenze igienico-domestiche – conclude Gaia – . Con acqua potabile, dunque, non si può riempire piscine o vasche, innaffiare giardini o aree verdi superiori a 500 metri con acqua potabile, alimentare gli impianti di climatizzazione, lavare le fosse biologiche. E’ fatto divieto, infine, di prelevare acqua dai fontanelli pubblici oltre le strette necessità alimentari”.