Serata ispirata all’arte quella che si è tenuta nei giorni scorsi all’hotel Palace di Viareggio. Lo scultore Giuseppe Bergomi, ospite del Rotary Club Viareggio Versilia, su invito del presidente Bruno Ulisse Viviani, ha parlato ad una platea di soci ed ospiti, di oggettività e soggettività della forma e di come riconoscere la buona forma per capire la scultura.
Bergomi, nato a Brescia nel 1953, si è diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera e dopo l’esordio alla Galleria dell’Incisione di Brescia, dal 1981, ha iniziato a dedicarsi in modo esclusivo alla scultura, alla terracotta policroma e dal 1989 alle fusioni in bronzo.
Nel 2010 ha ricevuto il premio Fratelli Rosselli a Pietrasanta dove ha esposto in più occasioni con personali di grande successo. Al centro della sua indagine vi è sempre la figura umana e nelle sue opere fonde la pittura con la scultura e la ricerca di una bellezza eterna con la realtà quotidiana.
Bergomi ha illustrato alla platea come le opere d’arte dovrebbero essere percepite dagli adulti con la stessa sensibilità dei bambini, cioè senza la distorsione del raziocinio che depista i sensi. Ha fatto ben comprendere che quando una creazione è priva di forma e non arriva a coinvolgere i sensi, non diventa opera artistica e rimane un oggetto.
Particolarmente apprezzata dai presenti l’opera “Il cavallino con ragazza” che lo scultore ha esposto tracciandone i dettagli sofisticati tanto dell’animale che della giovane.
