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venerdì, Novembre 22, 2024

Valorizzare l’intero territorio: ecco la scommessa della nuova Fondazione Terre Medicee

Arte, musica, letteratura, fotografia, memoria e tanta voglia di far sì che Palazzo Mediceo non sia un’oasi a sé ma un volano di sviluppo per tutto il territorio comunale. Con questa filosofia il direttore generale della Fondazione Terre Medicee, Davide Monaco, con il supporto dell’intero consiglio di amministrazione, sta lavorando a una progressiva estensione del Mediceo e delle sue potenzialità oltre lo spazio fisico del suggestivo contesto in cui si cala.

Un lavoro che si basa, oltre che sulla qualità degli eventi in calendario, su una sinergia con le altre realtà del territorio, per introdurre il concetto di un Palazzo Mediceo diffuso sul territorio e, al contempo, ospitale per le altre attive presenze.

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Riflessioni e progetti che vanno di pari passo con un primo e sommario bilancio della stagione che sta andando oltre le aspettative. Tra i fiori all’occhiello di questi primi mesi di gestione rientra senz’altro l’ottima riuscita di Enolia, lo scorso maggio, che è stata appunto l’emblema di un nuovo stile proteso a coinvolgere anche altre aree del territorio, uscendo dai consueti spazi del giardino mediceo per giungere sino al centro storico del paese. Proprio “l’uliveto effimero” di piazza Carducci, con la posa di numerose piante di olivo, ha mostrato un nuovo volto di Seravezza, molto apprezzato da residenti e turisti.

“Un’idea molto suggestiva – commenta il direttore Davide Monaco – che ha offerto preziosi spunti di cui verrà fatto tesoro per altri eventi e che potrebbe suggerire all’amministrazione comunale anche iniziative di riqualificazione urbana”.

Le mostre a Palazzo, come gli eventi alle Scuderie Granducali e nel giardino mediceo, hanno creato sinora preziose opportunità di godere di momenti culturali capaci di richiamare un folto e appassionato pubblico, desideroso di conoscere anche le altre potenzialità del territorio. Da qui i progetti che coinvolgono la Fondazione nella valorizzazione della Valle del Serra, ma anche la partecipazione a iniziative culturali promosse da altri soggetti come le mostre alla Cappella Marchi, collaborando attivamente nel più vasto calendario degli eventi comunali.

“L’idea di sdoganare Palazzo Mediceo oltre il suo giardino – aggiunge il direttore Monaco – vuole essere un segnale chiaro di come riteniamo il Palazzo e le sue pertinenze un patrimonio di tutti, come sappiamo riconosciuto anche dall’UNESCO. E, ritenendolo tale, mi piace far sì che l’area medicea sia un luogo di riferimento e di orgoglio per tutto il territorio”.

Mentre il Mediceo prosegue la stagione con il suo programma di mostre, concerti, incontri, è sempre più frequente trovare la partecipazione della Fondazione in tante altre iniziative, laddove ravvede l’obiettivo comune di fare cultura e di valorizzare il territorio comunale, magari, guardando anche a una sempre più stretta collaborazione con altre realtà, per un rafforzamento della Versilia come realtà unita e dalle tante e preziose sfaccettature.

“L’impegno della Fondazione, in collaborazione con il Comune in primis e con altri soggetti – conclude Monaco – è di rilanciare tutto il territorio, dalla montagna fino alla piana, facendolo nel nostro caso attraverso la cultura e la promozione delle tante potenzialità. La Fondazione dovrà essere sempre meno palazzocentrica per raggiungere ogni angolo del territorio, portando lì i riflettori per una ampia valorizzazione. Un lavoro impegnativo che sta dando, già in questi primi mesi, ottimi frutti e per il quale devo ringraziare l’esercito dei trenta volontari che, con impegno puntuale e instancabile, mi affiancano nella gestione del Palazzo, consentendo in questo modo anche un significativo risparmio sulle spese, da investire nelle manifestazioni. Insomma una Fondazione che non è più una sorta di Area 51 ma una vera e operativa community”.

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