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lunedì, Novembre 25, 2024

In ricordo di Giorgio White

Riceviamo e pubblichiamo questo caloroso ricordo intitolato “CIAO GIORGIO!” da Gualtiero Lami e Andrea Genovali, rispettivamente presidente e vicepresidente Hop Frog Tv.

È con profonda tristezza che abbiamo appreso della scomparsa del Maestro Giorgio White. Giorgio fin da giovanissimo calca i palcoscenici prestigiosi della sua Milano diventando in breve tempo un ottimo e poliedrico attore. Lavora con i più grandi registi e attori del proscenio italiano e non solo. In compagnia teatrale recita con colossi della cultura italiana come Paolo Poli; è diretto da registi come Strehler, Fellini che proprio nel loro primo lavoro insieme conia il nome d’arte White. Giorgio infatti di cognome faceva Penna, ed era cugino del grande poeta Sandro Penna.

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È presente nei più importanti spettacoli della Rai negli anni Settanta e Ottanta. Lavora nel cinema come attore comico insieme con grandi artisti del Novecento italiano da Monica Vitti a Walter Chiari, da Ingrassia e Franco Franchi a Johnny Dorelli e molti altri ancora.

Quando decide di chiudere con i teatri, il cinema e la televisione si trasferisce a Viareggio e si dedica alle public relation dell’atelier dell’amata sorella Anna con la quale collabora con i più grandi teatri italiani e non solo a iniziare da La Scala di Milano.

Vestono in scena artisti mondiali del calibro di Maria Callas e Placido Domingo solo per citarne due.

L’atelier di Anna e Giorgio White è un tesoro di ricchezze artistiche, storie e ricordi di un mondo fantastico di anni lontani ma di grande fascino. Solo il provincialismo della sua amatissima città di adozione, Viareggio, ha impedito a Giorgio di veder coronato il sogno di un museo laboratorio, destinato soprattutto alle giovani generazioni, dove raccogliere i bellissimi costumi creati dall’ingegno e dalla passione di Anna, insieme agli aneddoti, ricordi, testimonianze…

Viareggio senza memoria né interessi perde un altro grande uomo di cultura e di spettacolo. Dimenticato e relegato nel nulla che avvolge la nostra città da ormai molti, troppi, decenni.

Ciao Giorgio, è stato un onore per noi esserti amici e compagni di avventura. Non siamo riusciti a regalarti quel sogno a cui tanto tenevi ma credici non è stata colpa nostra.

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