Polemiche sull’attraversamento a Querceta di Aurelia e linea ferroviaria: Lorenzo Alessandrini, sindaco di Seravezza, interviene sulle polemiche e fa chiarezza sulle modalità del progetto relativo alla viabilità.
“Sono molto soddisfatto dell’accordo raggiunto con la Provincia di Lucca per il sottovia – esordisce – . Il Ministero ha approvato l’idea e consentirà l’utilizzo dei fondi per il nostro progetto di sottovia. Devo precisare fra l’altro, che il sottovia non costerà di più del ponte. A meno di nuovi aumenti di prezzi legati alla guerra o altri imprevisti di natura emergenziale, per realizzare l’opera basteranno infatti i 5,2 milioni stanziati dal ministero. Sento circolare commenti intorno a ‘molti milioni in più’ e non capisco perché vengano messi in giro. Gli impegni straordinari del Comune, infatti, non riguardano il reperimento di nuovi fondi per l’opera, ma il semplice finanziamento dello studio di fattibilità, l’adozione di una variante al Piano per il nuovo tracciato e l’assunzione del ruolo di ente attuatore anche se, ovviamente, in stretta collaborazione con la Provincia. Infine ci sarà la presa in carico dell’opera finita come strada comunale, con gli ovvii compiti di manutenzione futura che ne derivano.
“Devo anche precisare – prosegue – che una volta partito il cantiere, il cronoprogramma dei lavori è di un anno, non di due o addirittura di quattro come sento in giro. Capisco che commentare sia uno sport divertente, ma insomma, le notizie vere sono queste. Nell’accordo siamo stati anche cauti nella previsione dei tempi amministrativi, ma contiamo, sia per la variante che per lo studio di fattibilità, di fare molto più presto del tempo che ci siamo presi”.
“Complessivamente, insomma, c’è da essere contenti – sottolinea Alessandrini – : il presidente della Provincia Menesini si è immedesimato nel nostro ruolo e ha compreso la bontà dei nostri obiettivi. Come ho spiegato più volte, non si è trattato per noi di privilegiare in modo ideologico una soluzione tecnica rispetto ad un’altra. Si è trattato invece, da una parte, di riconsiderare con molta attenzione le conseguenze complicatissime che un cantiere aperto del genere avrebbe portato sul piano della sicurezza, della mobilità e dell’economia, con una previsione di interruzione del traffico di circa di due anni, che con il sottovia invece scenderanno a poche settimane, e per di più solo di notte”.
“C’è anche da dire – rivela poi il primo cittadino di Seravezza – che andando avanti con la realizzazione di un nuovo ponte, RFI non ci avrebbe consentito di riattraversare i binari con il tubo della media pressione del gas, che avremmo dunque dovuto portare sopra la ferrovia risalendo dal sottovia di Pozzi fino a Marzocchino, coinvolgendo proprio la principale arteria seravezzina alternativa al cavalcaferrovia. Con le centinaia di ragazzi concentrati nelle scuole della piana, l’inceppamento sarebbe stato ancora più complesso, soprattutto in certi orari”.
“Quella del sottovia, inoltre, è una soluzione tecnica che ci consente di raggiungere anche un altro obiettivo – conclude – , ossia collegare facilmente la via Alpi Apuane all’Aurelia utilizzando il sedime provinciale attualmente occupato dal ponte. In tal modo libereremo il semaforo alla chiesa di Querceta dai mezzi pesanti. Dalla parte di sopra, alleggeriremo la via Fonda dai camion per mezzo di una rotonda che verrà realizzata dove ora sale la rampa del ponte. A quel punto, mancherà solo un bell’intervento sulla Pantanella per completare il quadro. Credo che, se tutto va bene, Querceta uscirà ridisegnata e riorganizzata in pochi anni. Mi pare una bella prospettiva. Poi, ovvio, i commentatori di Facebook sono liberi di raccontare altre cose, appropriarsi dell’idea, mettere in dubbio la soluzione adottata, lamentarsi del passato, persino vaticinare disastri per il futuro. Ma i fatti per ora sono questi. Stessa spesa per l’opera, niente interruzioni del traffico, Querceta più bella alla fine”.