9.8 C
Comune di Viareggio
venerdì, Novembre 22, 2024

Renzi: “Al Terzo Polo il 10% per riportare Draghi a Palazzo Chigi. Pd? Strategia suicida e perderà”. Gelmini al Principe

“Per contrastare il caro energia serve il tetto europeo per calmierare le bollette, perché quello nazionale non serve. E bisogna smettere di continuare a dire di no agli impianti, come il rigassificatore a Piombino dove il 7 settembre arriverà Calenda a spiegarlo, perché le compensazioni sul territorio permettono alle imprese e alle famiglie di risparmiare”. È partito dall’attualità del capitolo energia Matteo Renzi ieri, domenica 28 agosto, a Viareggio intervistato da Stefano Zurlo a “Gli Incontri del Principe” del Grand Hotel Principe di Piemonte.

In piazza Maria Luisa davanti al palco un pubblico da tutto esaurito. “Tra l’altro – ha aggiunto il leader di Italia Viva – le compensazioni sono esattamente ciò che accade oggi in Basilicata dove anche la Meloni era contraria alle trivelle e oggi invece governa quella regione”. Perciò, ha spiegato Renzi, “ci vuole il rigassificatore a Piombino che secondo Draghi è una questione di sicurezza nazionale” mentre “ancora una volta, chi dice no è il sindaco FdI di Piombino, il Pd di Piombino e la sinistra radicale”, “per questo dico a Giani di andare fino in fondo perché è questione di rilievo nazionale e questi estremisti dell’ambientalismo frenano lo sviluppo”.

- Advertisement -

“Lo dico qui a Viareggio – ha sottolineato il senatore fiorentino – dove è in atto una polemica folle per il Jova Beach Party. Meno male che organizzatori e amministratori si prendono la responsabilità e lo fanno: mando un abbraccio a loro e a Jovanotti”.

Renzi ha sottolineato quelle che ha definito “le incongruenze di Salvini”. “Il leader della Lega non è stato amico degli italiani quando ha mandato a casa Draghi insieme a Forza Italia e M5S e adesso loro che chiedono al Governo interventi per calmierare i prezzi delle bollette sono semplicemente ipocriti. Aver fatto cadere questo governo, è bene che la gente lo sappia – ha aggiunto Renzi – significa aver mandato a casa il più bravo di tutti che in Europa avrebbe garantito maggiore autorevolezza. Il vero dramma è che ora ci sono quattro coalizioni in campo a queste elezioni: una è la destra, guidata da Meloni che era contro Draghi, il M5s che ha aperto la crisi contro Draghi, il Pd che con Letta da quando sono state annunciate le elezioni non ne sta azzeccando una, e noi che siamo gli unici che vogliono Draghi ancora premier”.

Zurlo chiede: “Ma è affidabile un polo con Calenda che si è alleato con Letta per poi sconfessarlo?”. La risposta di Renzi è chiara: “Calenda ha fatto errore e poi è tornato indietro e ha fatto bene. Carlo Calenda rappresenta uno schieramento in cui faccio un passo di lato perché progetto politico è giusto. Ho fatto battaglia machiavelliche ma l’ambizione personale è meno importante del sogno collettivo. Ci vuole una classe dirigente competente e noi saremo in grado di garantirla”.

Matteo Renzi agli “Incontri del Principe” (foto Frame Photo Lab)

Per fare fronte ai problemi dei rincari energetici sono necessarie risorse per 9-10 miliardi. “E’ un costo sostenibile – dice il leader di Italia Viva – altro che i soldi buttati via da Conte con i banchi a rotelle. Reddito di cittadinanza? I Cinque Stelle hanno creato un meccanismo sbagliato. Salvini lo rinnega ma ha firmato anche lui il reddito di cittadinanza con i Cinque Stelle. Voglio bene a tanti amici che ho nel Pd perché ho fatto battaglie insieme a loro. Per questo mi fa male che la strategia di Letta sia una strategia suicida. Il segretario Pd aveva tre possibilità: 1) Un grande accordo perché qualcuno dice che ci sono i fascisti alle porte anche se per me la Meloni non è fascista. E allora devi chiamare anche 5 Stelle. 2) Seguire l’Agenda Draghi ma allora non inglobi Fratoianni. Terza possibilità: io sono il Pd e vado da solo. Tutte e tre avevano un senso logico. Invece Letta si è incartato e vinto dal rancore personale contro di me si è alleato con con Fratoianni e Bonelli e lancia proposte assurde come quella di aumentare le tasse e una mini patrimoniale per garantire un aiuto ai giovani. Anche questa idea non sta in piedi a livello matematico. Sembra una flat tax di Salvini. Non si può continuare ad aumentare le tasse che sono altissime. Il guadagno dei privati detassato va destinato ai dipendenti. È giusto dare una mano ai lavoratori però non si possono massacrare gli imprenditori perché le imprese se ne vanno dall’Italia e sono loro che creano i posti non il reddito di cittadinanza. Se il profitto va allo stato è l’economia sovietica. Io invece condivido un’idea liberale”.

Matteo Renzi ha rivolto uno sguardo anche al passato: “Io ho perso la poltrona con il referendum perché avevo un’idea di Paese e rifarei anche domani la stessa scelta perché sono convinto che l’Italia abbia bisogno di un sistema politico diverso e guidato dal cosiddetto sindaco d’Italia. Io non sogno Palazzo Chigi di notte – ha aggiunto – perché ho fatto un’esperienza di cui sono umanamente grato e per questo sono un uomo felice, perché a livello politico ho fatto il sindaco della città più bella del mondo, ho fatto il premier per tre anni e sono andato a casa perché ho fatto degli errori ma volevo fare una riforma costituzionale per superare il bicameralismo e mettere le trivelle in Adriatico che oggi sarebbero state molto utili. Avevamo ragione ma abbiamo detto cose giuste con il tempo sbagliato”.

E tornando all’attualità quale è l’obiettivo numero che si pone il Terzo Polo? “Bisogna raggiungere il 10 per cento perché se c’è una chance di riportare Mario Draghi premier bisogna centrare questo obiettivo. Il mio è un appello va a chi ha votato Forza Italia ed è deluso che questo partito si sia appiattito sulla Meloni e ai riformisti che hanno votato Pd e sono delusi”. Ma chi è il capo politico del Terzo Polo? Renzi risponde convinto: “È Carlo Calenda. Non lo dico per finta ma convinto che il mio passo di lato era necessario perché il
progetto non sarebbe partito e per l’Italia sarebbe stato un danno. Io penso che il modello di riferimento sia quello di Macron e che dobbiamo essere chiari a partire dal rigassificatore. Il 7 settembre Calenda sarà a Piombino. Giani deve andare avanti”. Renzi ha ribadito l’importanza della coerenza: “Di Maio ha cambiato posizione su tutto, al Pd disse che a Bibiano rubava i bambini, dopo due anni è andato al Pd a chiedere una candidatura e aveva
chiesto di mettere sotto inchiesta Mattarella per poi definirlo angelo custode. È un problema di dignità perché c’è chi sostiene tutto e il contrario di tutto. Il punto non è Di Maio ma il Pd”.

Matteo Renzi intervistato da Stefano Zurlo (foto Frame Photo Lab)

Infine le vicende giudiziarie che lo hanno visto protagonista. “Questi anni – ha detto Renzi – hanno dimostrato che avevamo ragione noi quasi su tutto eppure stavamo sulle scatole alla gente. Ma la questione è principalmente politica: certa sinistra ha accettato Conte e ha massacrato me. E mi odia. I magistrati – ha spiegato – invece hanno detto che abbiamo rubato e nelle carte giudiziarie non c’è niente di tutto questo. La procura ha indagato tutta
la mia famiglia. Questi magistrati sostengono che coloro i quali davano un contributo previsto dalla legge alla fondazione per la Leopolda stavano violando la legge perché davano i soldi a un partito politico e così perquisiscono 30 famiglie e sequestrano telefonini: dopo un anno la Cassazione ha detto che non potevano farlo”.

“I pm – ha proseguito Renzi – hanno violato la legge ed è per questo che io denuncio i magistrati e vado fino in fondo. E non lo faccio per difendere me o la mia famiglia, ma perché l’Italia abbia finalmente una giustizia giusta che non siano condizionati da magistrati, come quelli della procura fiorentina, che preferivano fare inchieste su di me per guadagnarsi la copertina del Tg1 ma si dimenticano di arrestare un padre che ammazza il figlio e per il quale un maresciallo dei carabinieri qualche mese prima aveva chiesto l’arresto perché lo riteneva socialmente pericoloso”.

Maria Stella Gelmini

“Gli Incontri del Principe” si concludono stasera lunedì 29 agosto alle 21.15 con il ministro per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini che sul palco di piazza Maria Luisa sarà intervistata da Stefano Zurlo che conduce tutti i talk show. L’ingresso, come sempre, è libero.

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

ULTIMI ARTICOLI