Un po’ di pioggia ieri ha salutato la costa versiliese: un piccolo segno della torrida estate che volge al termine, ma che ancora non fornisce l’atteso sollievo ad una emergenza idropotabile che nel nostro territorio è stata davvero anomala.
Resta, infatti, fortemente attenzionata dal gestore idrico Gaia Spa la situazione in Versilia: la falda del campo pozzi Frati a Camaiore – che alimenta gli acquedotti principali di Viareggio, Marina di Pietrasanta, Lido di Camaiore, Capezzano Pianore, Camaiore e diverse sue frazioni interne- sta raggiungendo i minimi storici. La questione è stata dibattuta in una riunione tenutasi ieri mattina tra Gaia e i rappresentati delle amministrazioni comunali della costa versiliese, un’occasione per fare il punto della situazione e stilare un programma di massima delle azioni prevedibili in caso di necessità.
Fino ad oggi, grazie all’attività del telecontrollo, al monitoraggio quotidiano dell’acquedotto e alle squadre di tecnici presenti sul territorio, Gaia ha mantenuto un equilibrio del bilancio idrico territoriale, garantendo il servizio in tutta la Versilia. Tuttavia, l’eventuale perdurare dello stato di siccità potrebbe prospettare uno scenario peggiore, in un futuro molto prossimo.
Il campo pozzi Frati è costituto da un sistema di emungimento ad aspirazione che può arrivare fino alla soglia limite di 8 metri di profondità, limite che è stato raggiunto sporadicamente solo nel 2003 e oltre il quale l’acquedotto rimane a secco. Attualmente è stata superata la “soglia di attenzione” (5 metri in profondità) e si va verso la direzione di una soglia critica (6 metri in profondità), che ci separa di soli due metri dalla soglia limite. Secondo il modello di regressione del livello della falda di Frati, tale livello di soglia critica (6 metri) si potrebbe raggiungere già entro poche settimane.
Il raggiungimento di questa soglia imporrebbe al Gestore l’adozione di ulteriori misure per preservare la falda e la risorsa disponibile: tra le misure previste, da attuare al raggiungimento del livello 6, c’è anche la riduzione dell’erogazione notturna per riuscire a garantire il servizio durante il giorno.
La falda dei Frati è immediatamente sensibile alle precipitazioni, dicono i tecnici: basterebbe che le condizioni meteorologiche riprendessero ad essere in linea con le medie stagionali affinché l’emergenza inizi a rientrare; ma nel frattempo l’allerta resta dunque alta.
Il Gestore idrico “fin dall’inizio dell’estate ha attivato contromisure come la regolazione delle pressioni di erogazione in rete e l’intensificazione delle operazioni di ricerca e riparazione delle perdite idriche, anche attraverso l’attivazione di nuovi contratti per permettere di intervenire il più prontamente possibile sia sulle perdite segnalate che su quelle occulte, cioè quelle mai emerse ma dal grande impatto sugli equilibri idrici. Queste ultime sono state localizzate preventivamente con una mirata campagna, attiva da inizio anno”.
Mentre Gaia predispone la seconda parte del piano di emergenza, rinnova un appello al senso di responsabilità e coscienza di tutti i cittadini: “tanta parte, infatti, la possono fare i consumi dei singoli, ritardando gli effetti della siccità fino all’arrivo delle piogge. Se da un lato il flusso di turisti tende a decrescere in Versilia, riducendo parzialmente la domanda d’acqua come sempre molto elevata durante il periodo estivo, è importante che resti una grande attenzione da parte di tutti i residenti verso l’utilizzo parsimonioso della risorsa idrica disponibile”. Gaia conta sulla collaborazione delle Amministrazioni Comunali del territorio gestito e sul senso civico degli utenti in questo momento cruciale, rivolgendo nuovamente a tutti l’invito ad un comportamento consapevole, limitando il più possibile l’utilizzo dell’acqua potabile agli usi igienico-alimentari.
Piccoli accorgimenti possono ulteriormente incidere positivamente sui quantitativi d’acqua a disposizione. Gaia li elenca “a titolo di esempio, confidando nella collaborazione di tutti e ringraziando in anticipo chi farà la propria parte, collaborando ad arginare questa emergenza:
- Inserire un “frangigetto” al rubinetto
- Riparare le eventuali perdite dei rubinetti rubinetto o dello scarico del WC
- Per il WC prediligere uno scarico a quantità differenziate
- Preferire la doccia al bagno in vasca
- Chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti o ci si fa barba
- Fare lavatrice o lavastoviglie a pieno carico
- Lavare l’auto presso autolavaggi che utilizzano il riciclo d’acqua
- innaffiare le piante con la stessa acqua con cui si sono lavate le verdure”.