Lo sport come alternativa ideale ad un utilizzo scorretto, nei modi e nei tempi, dei dispositivi digitali da parte di bambini e adolescenti. La necessità di stilare un elenco di buone pratiche da prendere come riferimento per prevenire il rischio di dipendenze. Il valore della formazione, con il coinvolgimento diretto dei genitori e di tutte quelle figure che hanno un ruolo attivo nella crescita dei giovani.
Se ne è discusso a “Soul Sport”, la manifestazione dedicata agli sport olimpici e paralimpici che si è tenuta nel fine settimana al Parco della Versiliana di Marina di Pietrasanta a cui era presente l’associazione “Riaccendi il Sorriso”, che con il progetto “Se li ami, sconnettili” – finalizzato a realizzare campagne di sensibilizzazione ed informazione all’interno delle scuole con proposte formative per docenti ed operatori – intende promuovere un uso adeguato di smartphone, tablet e social.
La dottoressa Rosaria Sommariva, presidente dell’associazione ed esperta in medicina del sonno, è intervenuta in occasione di due convegni: “e.Sport” (sabato) e “Il campione che c’è in te” (domenica). “La tecnologia non va demonizzata, ma bisogna avere coscienza di quanto possa essere pericolosa, senza un’adeguata ‘educazione’. Per questo è indispensabile una costante attività di formazione rivolta ai giovani e nel contempo ai loro genitori. Occorre cambiare il paradigma: agire prima che si verifichi il problema, non dopo”, ha rimarcato Sommariva prendendo spunto dal tema del convegno di sabato, dedicato al mondo dell’eSport e del gaming.
In quello di domenica si è ribadita invece la funzione dell’attività sportiva come deterrente all’abuso di dispositivi digitali. “È però imprescindibile che sia davvero alla portata di tutti, affinché il messaggio non perda di senso ed efficacia – ha spiegato Sommariva -. Ogni ora trascorsa praticando una disciplina, a prescindere da quale sia, genera benefici nel corpo e nella mente di bambini e ragazzi, ma anche nel loro spirito, che in questo modo possono essere più socievoli e meno social. È un messaggio che come associazione ‘Riaccendi il Sorriso’ veicoleremo costantemente”.