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venerdì, Novembre 22, 2024

Pre-apertura con sorprese della primaria Frediani per consentire a bimbi e genitori di conoscere la nuova sede

C’è un ghiro che suona la campanella, un sorridente scoiattolo con i suoi dentoni pronti ad affondare in una ghianda, un riccio sornione e ancora tanto altro per far sentire i bambini in un ambiente accogliente. La scuola primaria Ermenegildo Frediani si prepara ad aprire il portone ai bambini e, in attesa dell’avvio dell’anno scolastico in programma giovedì mattina come in tutta la Toscana, organizza una pre-apertura alle ore 10 di domani (mercoledì 14 settembre), nella nuova sede a piano terra del palazzo comunale.

“Non vediamo l’ora di presentare ai bambini e ai genitori questa nuova sede della scuola – spiega l’assessore Valentina Mozzoni – che consente di riportare le classi della primaria a Seravezza, dopo cinque anni di assenza a causa della inagibilità dello storico edificio della Frediani e un frazionamento delle classi sui plessi di Ripa e Frasso, con evidenti disagi soprattutto per i bambini della montagna. Una scelta che l’amministrazione comunale ha fatto nella consapevolezza dell’importanza di far tornare la scuola nel capoluogo, in attesa che si abbiano a disposizione i fondi per la messa in sicurezza e ristrutturazione dello storico edificio per il quale, peraltro, è già stato accordato il finanziamento per la realizzazione di una nuova palestra”.

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La scuola Frediani torna dunque a Seravezza in una sede che, seppur provvisoria, è stata predisposta con tutti i comfort e le attrezzature necessarie. Luminosità delle aule, ampiezza dei locali, efficientamento energetico e quel calore che può far percepire ai bambini un ambiente familiare, aiutando in particolare i più piccoli ad ambientarsi nelle sfide e negli impegni di un nuovo anno scolastico.

Per questo motivo, nei giorni scorsi si è provveduto anche a rendere gli ambienti particolarmente accoglienti grazie al grande lavoro svolto dalle insegnanti con l’ausilio delle giovanissime Matilde Fornari e Viola Vagli che hanno decorato, con numerosi simpatici soggetti, la porta di ingresso che rappresenterà il primo impatto con la nuova sede scolastica. E poi le decorazioni sulle porte delle aule e nei corridoi che non saranno svelate sino a domani, come ogni sorpresa che si rispetti.

Su una parete è stato posizionato un pannello dedicato a Ermenegildo Frediani, con la volontà di rendere i bambini pienamente consapevoli della storia locale. “Spesso si frequentano scuole e ambienti senza conoscere a chi è stato intitolato quel luogo, quella strada, quella palestra – aggiunge l’assessore Mozzoni -, per questo il nome della scuola diventa una sorta di etichetta identificativa e niente altro. Per far sì che i bambini abbiano consapevolezza anche della storia del loro paese e dei suoi personaggi, abbiamo apposto un pannello con la biografia di questo compaesano”.

Ermenegildo Frediani nacque infatti a Seravezza il 13 aprile del 1783 in una famiglia operaia, entrò in Conservatorio a Firenze, città dove esercitò la professione di speziale a Santa Maria Novella. Nel 1806 si trasferì a Napoli dove intraprese la carriera militare che lo condusse in numerosi Paesi, dopo i soggiorni a Roma e a Senigallia, viaggiando tra Alessandria d’Egitto, Beirut, Damasco, Antiochia, Aleppo. Morì a Il Cairo nel 1823 a seguito di una malattia. Conosciuto anche con lo pseudonimo di Amiro, gli sono attribuite alcune opere poetiche, di certo pubblicò una raccolta di canti e di sonetti, mentre nel 1816 diede alle stampe il volume “Sciarade, logogrifi e fredianesche” contenente circa 1.500 enigmi tanto da essere riconosciuto in Italia come l’inventore dell’enigmistica. A seguito della sua morte, libri, strumenti, antichità raccolte in Egitto e reperti naturalistici furono inviati a Livorno al figlio ma, non potendo egli sostenere le spese di dogana e di trasporto, tutto il materiale finì nella Galleria degli Uffizi a Firenze.

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