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venerdì, Novembre 22, 2024

Banca Progetto si consolida: attivo di 4,6 miliardi. Le proposte alle PMI per ottenere liquidità con i crediti fiscali

Momento positivo per Banca Progetto: i dati dell’esercizio 2021, approvati dal CdA, registrano un attivo di 4,6 miliardi. L’istituto, fondato sette anni fa, è specializzato nei servizi per le piccole e medie imprese italiane e per la clientela privata. Una articolata presentazione delle attività di Banca Progetto sarà pubblicata sul  prossimo numero di “Leasing Time Magazine”, il mensile di economia, finanza e cultura diretto da Gianfranco Antognoli.  L’articolo principale – intitolato “Liquidità immediata dai crediti fiscali, anche per le PMI La proposta di Banca Progetto per lo smobilizzo dei crediti IVA” – è rappresentato da un’intervista con Giorgio Graziani, responsabile BU Factoring e Crediti Fiscali, che riceviamo e pubblichiamo in anteprima.   

Banca Progetto si è presentata al mercato nei primi mesi del 2022 con un nuovo prodotto. Di cosa si tratta?

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Da diversi mesi siamo attivi con il prodotto “cessione crediti IVA”, il primo che abbiamo lanciato sul mercato nell’ambito della nuova Business Unit factoring. Si tratta di un prodotto generalmente offerto solo a grandi imprese dai factor, che lascia scoperte le esigenze delle PMI. Forti della nostra competenza, in Banca Progetto abbiamo deciso di offrire questo formidabile strumento alle piccole e medie imprese italiane che vantano crediti IVA verso l’Agenzia delle Entrate: li acquistiamo velocemente, con un processo efficiente, a titolo definitivo, senza limiti di importo e ad un prezzo competitivo.

Mi faccia un esempio di come funziona, quali sono i razionali della cessione.

Poniamo che un’azienda esportatrice abituale risulti creditrice di IVA verso lo Stato per 1 milione di euro. Ecco, nel caso in cui l’azienda non volesse attendere i tempi di liquidazione dell’Agenzia delle Entrate, può decidere di cedere questi crediti a Banca Progetto, per un controvalore, ad esempio, di circa 950mila euro, ed incassare l’importo lo stesso giorno della firma della cessione. Insomma, un gran bel vantaggio per l’azienda: si “libera” a titolo definitivo del credito, incassa con largo anticipo la somma e non deve preoccuparsi di nulla, tranne investire la liquidità liberata nella propria attività tipica. A fronte di un costo minimo.

Quali sono i costi per l’impresa?

I costi dell’operazione sono sostanzialmente a carico della banca: Due Diligence Fiscale, Atto Notarile di cessione, Polizza Fidejussoria. L’impresa deve sostenere solamente il costo della procura Notarile Speciale finalizzata alla cessione. Stiamo parlando di 100-200 euro in dipendenza dalla piazza: un costo irrisorio!

Che rischi corre l’azienda?

Il rischio per l’impresa è nullo, la gestione del recupero è a carico della banca e la cessione è a titolo definitivo, completamente IAS compliant. Ci affidiamo inoltre ad un partner che è l’unico in Italia a vantare un’esperienza ventennale nella gestione dei crediti tributari e nella due diligence (dal 2015 a oggi hanno gestito crediti per IVA e IRES mediamente del valore di un miliardo di euro annui).

Quali sono i settori che possono beneficiare di quest’offerta?

Crediamo che le PMI che potrebbero beneficiare del prodotto siano davvero tante (il mercato potenziale nel complesso vale intorno ai 7 miliardi di euro). Valutiamo che possano essere più appesantiti da crediti fiscali i settori che operano con la Pubblica Amministrazione, le aziende esportatrici, le imprese quotate e quelle che operano nel comparto alimentare. L’importo minimo di crediti è di 150mila euro. Per il momento il taglio medio delle operazioni che stiamo gestendo si aggira intorno ai 500mila euro.

Come fa l’azienda a verificare l’eleggibilità della sua posizione creditoria verso l’Agenzia delle Entrate?

Mettiamo a disposizione sia le nostre risorse interne sia gli specialisti del partner tributario esterno; è sufficiente attivare il nostro partner commerciale di zona (agente o mediatore) per avere una prima proposta. Per accorciare i tempi, consiglio di effettuare un primo controllo in autonomia, verificando con il proprio commercialista che sia stata presentata la Dichiarazione IVA completa della richiesta di rimborso e per quale ammontare. Non bisogna dimenticare il visto di conformità (certificato dal commercialista stesso) sulla ricevuta di trasmissione all’Agenzia delle Entrate. Fatte queste verifiche, l’iter deliberativo pensato da Banca Progetto è molto rapido. Per accelerare il processo è bene anticipare la richiesta relativa alla certificazione dei carichi pendenti (l’Agenzia delle Entrate ha fino a 30 giorni di tempo dalla data di richiesta per produrre il documento).

Quali i benefici per il cliente?

Il nuovo prodotto di Banca Progetto offre i tipici vantaggi del factoring: trasforma immediatamente i crediti in risorse liquide, è una fonte alternativa rispetto alle linee a M/L o a breve; inoltre, dal punto di vista finanziario riduce il ciclo monetario, ottimizza i flussi di cassa, consente un incremento della velocità di circolazione del capitale investito e quindi della redditività. Da ultimo ma non per ultimo, migliora il rating dell’impresa.

Banca Progetto: approvati i dati del 2021

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Progetto S.p.A., challenger bank specializzata in servizi per le piccole e medie imprese italiane e per la clientela privata, nella riunione del 10 febbraio, presieduta dal Dott. Carlo Garavaglia, ha approvato i dati dell’esercizio 2021. Il 2020 è stato l’anno della svolta, il 2021 quello del consolidamento e rafforzamento del posizionamento nel mercato. La banca ha superato gli obiettivi del suo piano con due anni di anticipo ed è una delle più profittevoli challenger bank europee. Il motore di questa crescita accelerata e sostenibile sono innanzitutto le persone che lavorano nella banca e per la banca: negli ultimi due anni è più che raddoppiato il numero delle risorse, ad oggi pari a 150. Ad integrare i prodotti e servizi della banca sono stati coinvolti giovani professionisti la cui età media è di circa 30 anni.

Il network esterno di agenti e mediatori – con più di 150 partner – è resiliente e pienamente coinvolto nei risultati, nella crescita e nel posizionamento del brand di Banca Progetto sul mercato. Si consolida la strategia di piattaforma di riferimento per le Pmi e le famiglie italiane: in particolare per le Pmi è già attivo il prodotto di acquisto pro-soluto di crediti iva e sono in fase di rilascio, sia per i privati sia per le piccole e medie imprese, i prodotti di instant lending. Nel secondo semestre di quest’anno la banca sarà pienamente operativa anche nel segmento factoring. La velocità di realizzazione e la qualità dei prodotti e dei processi sono evidenza della strategicità del modello di cooperazione con emergenti realtà fintech italiane, formula che contribuisce alla stessa crescita dei partner digitali della banca.

I risultati dell’esercizio 2021 evidenziano un totale attivo di euro 4,6 miliardi, un utile netto di euro 41 milioni e un CET 1 Ratio al 20%, che si confrontano rispettivamente con un totale attivo di euro 2,5 miliardi, un utile netto di euro 21 milioni e un CET 1 Ratio del 19% registrati alla fine del 2020. Il miglioramento dell’efficienza operativa della banca è confermato dal cost/income ratio inferiore al 40%, che si confronta con il 63% dell’anno 2020. Il costo del rischio è pari allo 0,5%, con un net NPE ratio pari a circa il 2%.

Le erogazioni alle imprese hanno avuto un’importante accelerazione a 2,2 miliardi di euro alla fine dell’anno, valore raddoppiato rispetto all’anno precedente (euro 1,1 miliardi): i clienti-imprese sono, ad oggi, più di 4 mila. Per quanto riguarda la clientela retail, nel corso del 2021 i finanziamenti erogati con la cessione del quinto sono stati pari a oltre 150 milioni di euro. La raccolta totale tramite conti di deposito a fine 2021 si attesta a circa euro 3 miliardi, principalmente sulla clientela retail, con 50.000 rapporti tra Italia, Germania, Spagna e Olanda: tutti i clienti sono gestiti con un servizio totalmente digitale.

“Quotidianamente lavoriamo per umanizzare le soluzioni e le informazioni digitali che produciamo: la sintesi di questo esercizio ci restituisce efficienza nei processi, ma anche crescita nelle competenze e unicità nella comprensione della realtà e del bisogno della nostra clientela. Anche per quest’anno il team coltiverà le sue ambizioni, a conferma dell’alto livello di soddisfazione dei dipendenti della banca che ha ottenuto, per il terzo anno consecutivo, la certificazione Great Place to Work” ha commentato Paolo Fiorentino, Amministratore Delegato di Banca Progetto.

Banca Progetto S.p.A., nata nel 2015 dal riassetto di Banca Popolare Lecchese a seguito dell’acquisto da parte del fondo californiano Oaktree Capital Management, opera nel mercato del credito alle famiglie e alle imprese anche attraverso il canale digitale. Con sedi a Milano e Roma e una rete commerciale presente su tutto il territorio nazionale, Banca Progetto è specializzata nei servizi per le piccole e medie imprese italiane e per la clientela privata, in particolare in prodotti di Cessione del Quinto destinati a dipendenti privati, dipendenti statali, pubblici, para pubblici e pensionati e in finanziamenti a mediolungo termine alle PMI.

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