Sabato 15 e domenica 16 ottobre tornano, per l’undicesima edizione, le Giornate FAI d’Autunno, il grande evento dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, con la partecipazione di tutte le Delegazioni, i Gruppi FAI e i Gruppi FAI Ponte tra culture diffusi e attivi in tutta Italia.
A Pisa sarà aperta Villa del Gombo, il 15 e 16 ottobre dalle 10 alle 18 (ultima visita 17).
La Villa del Presidente – Quando San Rossore, residenza estiva dei Savoia, passò alla Presidenza della Repubblica fu Giovanni Gronchi, pontederese, a fare acquisire dal Quirinale la tenuta, con una legge varata nel 1957. E fu lui a incaricare gli architetti Amedeo Luccichenti e Vincenzo Monaco di progettare e di costruire al Gombo la villa presidenziale che oggi vediamo. L’edificio vide la luce tra il ’56 e il ’59. Nonostante i suoi 640 metri quadrati, la villa sembra librarsi sul terreno anche se manca un gigantesco pino, intorno al quale si era sviluppato il progetto, a conferma dell’ispirazione di chi aveva voluto con questo rappresentare l’indissolubile rapporto tra lo spazio costruito e quello naturale, l’architettura e la natura. La modernità e l’originalità dell’edificio ne fanno tuttora l’esempio di un’architettura d’avanguardia ed è difficile non pensare alle architetture di grandi maestri del calibro di Mies Van Der Rohe e Saarinen. Dal 1999 la villa è passata alla Regione Toscana, che ne ha delegato la gestione al parco.
Dopo l’enorme successo di qualche anno fa, la Delegazione FAI di Pisa con la Regione Toscana ha voluto riproporre al pubblico l’apertura della Villa del Gombo, che tanto attrare e incuriosisce i pisani stessi. Saranno gli studenti coinvolti nel progetto Apprendisti Ciceroni del Liceo “G. Carducci”, insieme ai volontari FAI, a raccontare ai visitatori la storia della Villa e del Parco Naturale di San Rossore Migliarino Massaciuccoli.
“Rispetto alle Giornate FAI di Primavera del 2019 – commenta il presidente del Parco Lorenzo Bani – , la Villa del Presidente è stata completamente restaurata, inaugurata con l’iniziativa Giovani Sì con la presenza di Mattarella, ed oggi viene utilizzata per eventi speciali come spettacoli teatrali, mostre, convegni di livello. Il prossimo obiettivo è quello di inserirla tra gli itinerari delle visite guidate. Intanto i partecipanti alle Giornate FAI d’Autunno troveranno una piacevole sorpresa: la mostra con fotografie storiche di San Rossore appena allestita e che diventerà permanente”.
Per partecipare sarà obbligatorio prenotarsi sul sito www.giornatefai.it dove sono fornite le informazioni necessarie alla visita. Per l’occasione gli iscritti FAI hanno alcuni turni di visita riservati e l’iscrizione potrà essere effettuata anche il giorno stesso al Banco FAI. Il Banco FAI sarà collocato all’inizio del viale del Gombo a Cascine Vecchie a circa 300 metri dal “Centro Visite” del Parco, dove sarà necessario presentarsi 15 minuti prima dell’orario scelto nella prenotazione per l’accesso al mezzo di trasporto che condurrà alla Villa. Non è possibile raggiungere la Villa con mezzi propri e non sono ammessi animali per motivi legati alla sicurezza e alla presenza di animali selvatici.
Il Fai ringrazia il Presidente Eugenio Giani e la Regione Toscana per l’ospitalità concessa, il Presidente del Parco Naturale di San Rossore Migliarino Massaciuccoli Lorenzo Bani con il Direttore Riccardo Gaddi e tutto lo staff per la disponibilità e il supporto offerti per l’organizzazione, per il progetto Apprendisti Ciceroni il Liceo “G. Carducci”, gli studenti, i professori e le famiglie, infine, la Croce Rossa Italiana e in particolare il Comitato di Pisa e il Comitato di Pontasserchio per la rinnovata collaborazione che fornisce durante le Giornate.
Le Giornate FAI d’Autunno si svolgono nell’ambito della campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia”: a coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro, utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione.