È stata consegnata stamani alle Scuderie Granducali la e-Joëlette, la carrozzella elettrica da fuori strada acquistata con una raccolta di fondi promossa dai giovani di “Sulle ali dell’amicizia” e donata all’associazione “I raggi di Belen”.
“Esperienze come questa aiutano a stare insieme e insieme a progettare – ha sottolineato il sindaco Lorenzo Alessandrini -, non si tratta solo di una impresa portata a termine ma di qualcosa di molto più grande. Un grazie per questa mina di amicizia e sensibilità che avete fatto esplodere, la sua potente deflagrazione, raccolta anche dalla pubblica amministrazione, potrà dare ancora altri frutti”.
Sulle ali di questa esperienza di amicizia attorno a Michele Corfini, il giovane che ha coronato il suo sogno di visitare le Apuane e che, dopo il monte Croce guarda adesso alla vetta del monte Pania, si sono innescate ulteriori iniziative che vedono appunto anche la partecipazione dell’amministrazione comunale. A partire da un corso di formazione sull’utilizzo di questa speciale carrozzina, per ampliare il numero di coloro che potranno farne uso.
“Siamo in un’epoca in cui c’è tanto bisogno di superare le barriere e non solo quelle architettoniche – ha sottolineato l’assessore all’inclusione sociale Valentina Mozzoni – per questo riteniamo che estendere la conoscenza sull’utilizzo della e-Joëlette possa essere una strada non solo per formare nuovi utilizzatori ma anche per dare un forte segnale ad altre realtà associative”.
Il sogno manifestato da Guglielmo Landi, tra gli amici più stretti di Michele, e dagli altri testimoni di questo gesto di solidarietà intervenuti alla mattinata, è quello di poter man mano incrementare il numero di queste carrozzine per rendere la montagna davvero a portata di tutti, come un vero e proprio diritto a godere della bellezza delle Apuane.
Un piano sul quale sta appunto lavorando Marco Pellegrini, presidente del consiglio comunale e delegato all’abbattimento delle barriere architettoniche, che intende avviare, con le associazioni territoriali che si occupano della montagna, una ricognizione dei sentieri per far sì che si possa rendere questo patrimonio ambientale accessibile anche anche a coloro che, sino ad ora, dovevano guardare le vette solo da lontano.
