Un incontro dedicato alle emozioni quello organizzato dalla Cooperativa Sociale Zefiro venerdì 21 ottobre, ore 17.30, nell’Auditorium del Complesso di San Micheletto a Lucca. Sarà Daniela Ciriello, psicologa e psicoterapeuta, esperta di identità sessuale, orientamenti sessuali e omogenitorialità a condurre genitori, figli e semplici curiosi al centro dell’emotività delle persone LGBTQI+.
“Nonostante la progressiva depatologizzazione ufficiale da parte degli Organismi psichiatrici e psicologici mondiali e da parte della stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, nei confronti dell’omosessualità permane ancora un forte pregiudizio, nella società, nelle scuole, nelle organizzazioni – spiegano i promotori – . Sebbene l’opinione pubblica sul tema sia considerata sempre più liberale, di fatto i diritti delle persone LGBTQI+ in Italia sono meno tutelati rispetto agli altri Paesi dell’Europa occidentale”.
“Riconoscere e andare oltre il proprio e l’altrui pregiudizio basato sull’orientamento sessuale o l’identità di genere – prosegue la nota – , riconoscere l’esperienza emotiva delle persone LGBTQI+, tra paura, vergogna, senso di esclusione e bisogno di appartenenza è essenziale per chi, come gli insegnanti, si trova ad operare a stretto contatto con i nostri ragazzi e ragazze. Trattare questo tema con le giovani generazioni è fondamentale per dar loro informazioni corrette, metterle in contatto con il proprio e altrui vissuto emotivo, parlarne per non far diventare questo argomento un tabù, per non sentirsi soli, per fuggire il pregiudizio. Un pregiudizio non solo e non sempre consapevole ed evidente. Un pregiudizio sottile che crea disagio da ambo le parti, sia in chi è portatore di quel pregiudizio, sia in chi quel pregiudizio subisce. Nelle persone LGBTQI+ questo è fonte anche – non solo di disagio – ma anche e soprattutto di sofferenza”.
“L’incontro – conclude la nota – vuole esplorare quegli elementi di omofobia presenti in tutti noi, con l’intenzione di vedere oltre, ma soprattutto vedere con gli occhi di chi quel pregiudizio lo subisce”.