Alla presenza delle massime autorità civili e militari della Versilia e della Provincia di Lucca, oltre che di associazioni, delegazioni della comunità scolastica di Pietrasanta e dei familiari delle vittime, è stato ricordato a Strettoia, in località Montiscendi, il 47° anniversario della strage di Querceta.
All’alba del 22 ottobre 1975 una squadra di poliziotti formata dal brigadiere Giovanni Mussi, gli appuntati Armando Femiano e Giuseppe Lombardi e il maresciallo Giovan Battista Crisci fu falciata dai colpi di mitra da due ricercati per rapine a banche e uffici postali, Massimo Battini e Giuseppe Federigi che, successivamente, si dichiararono appartenenti a movimenti politici di lotta armata.
Al cippo eretto in memoria dei tre poliziotti rimasti uccisi (unico superstite fu il maresciallo Crisci, scomparso un anno fa) proprio nei pressi del casolare dove si consumò l’efferato delitto, sono state deposte due corone di alloro, una offerta dalla Polizia di Stato, l’altra dal Comune di Pietrasanta.
Poi le note del “Silenzio”, la benedizione di don Giuseppe della parrocchia di Querceta e gli interventi istituzionali: “Da qui, parte un grido di libertà, dignità e rispetto – così il sindaco Alberto Stefano Giovannetti, che ha preso la parola dopo i saluti ufficiali del Questore di Lucca, Dario Sallustio – perché è grazie a uomini come Mussi, Lombardi e Femiano, ai loro colleghi e a tutte le forze dell’ordine che, oggi, possiamo muoverci, lavorare, divertirci, vivere la nostra vita con serenità. Dobbiamo impegnarci ogni giorno perché questa opportunità non sia data per scontata, come non dobbiamo dimenticare mai il sacrificio di questi tre agenti e il dolore, indescrivibile, con cui convivono da quasi cinquant’anni i loro familiari”.
