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venerdì, Ottobre 18, 2024

Parco Apuane, parere positivo della Regione sul bilancio. Bocciati due progetti, polemiche su ritardi e gestione

Il consiglio regionale nei giorni scorsi ha espresso parere positivo a maggioranza (21 voti a favore, 7 contrari; la Lega non ha partecipato al voto) sul bilancio preventivo economico 2022 e pluriennale 2022-2024 dell’Ente parco regionale delle Alpi Apuane.

Come si legge sul sito della Regione Toscana, durante l’illustrazione dell’atto, la presidente della commissione Ambiente, Lucia De Robertis (Pd), ha stigmatizzato il ritardo con il quale è stato discusso l’atto. Infatti ha ricordato che in base allo Statuto il consiglio regionale deve esprimere il proprio parere alla giunta sui bilanci preventivi degli enti, delle aziende e degli altri organismi dipendenti della Regione, e che poi la giunta regionale, previo parere del consiglio, li approva. “Rappresenta un problema – ha osservato De Robertis – il fatto che spesso i bilanci di previsione di vari enti vengano presentati al consiglio regionale con notevole ritardo”. Ai sensi della normativa regionale sui parchi, il bilancio preventivo dovrebbe essere adottato entro il 30 novembre dell’anno precedente. “Raccomandiamo per il futuro di poter adottare il bilancio in tempi adeguati”, ha detto la presidente della commissione Ambiente, che ha aggiunto come la comunità del Parco abbia “espresso parere favorevole dal punto di vista tecnico, ma non favorevole dal punto di vista strategico e politico. Il portavoce dell’opposizione ha chiesto e ottenuto dalla commissione tutta di andare ad approfondire questi aspetti con una visita. Ci riserviamo di approfondire gli aspetti politici messi in evidenza”.

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Il bilancio preventivo adottato dal consiglio direttivo del parco nel luglio 2022 – prosegue la nota a cura di Sandro Bartoli e Paola Scuffi che hanno raccolto le dichiarazioni e curato il testo – è composto dai seguenti documenti: conto economico preventivo 2022 e pluriennale 2022-2024; relazione dell’organo di amministrazione e note integrative alla stessa; piano degli investimenti 2022-2024; programma annuale e biennale delle forniture e dei servizi; prospetto di classificazione dei conti.

Questi in sintesi i numeri del conto economico previsionale, che presenta un risultato economico di gestione in equilibrio. Il valore della produzione è previsto pari a 1milione 690mila 677,90 euro, in aumento di circa il 21 per cento rispetto al preventivo 2021 assestato, dovuto soprattutto ad un incremento del 24 per cento del contributo regionale. I costi della produzione risultano pari a 2milioni 41mila 324,18 euro, i costi del personale aumentano del 5 per cento e ammontano a 1milione 5mila 738 euro.

Il piano degli investimenti, 2022-2024, presenta un ammontare totale di 1milione 175mila 994,16 euro, suddiviso in 65mila 80 per il 2022; 970mila 914,16 per il 2023; 140mila per il 2024. Al riguardo De Robertis ha rilevato che “il settore analisi finanziaria della giunta regionale ha espresso parere contrario su due investimenti proposti – si legge sul sito della Regione – : l’intervento di 628mila 460 euro per la realizzazione del fabbricato adiacente al centro visite di Equi Terme previsto per il 2023, che non può essere autorizzato in quanto è stato inserito nel Piano prevedendo come fonte di finanziamento un contributo regionale (richiesto in data 11 febbraio 2022) sulla quale la giunta regionale non si è ancora espressa; l’intervento di 140mila euro per il completamento di vari interventi nel centro agricolo naturalistico di Bosa di Careggine previsto per il 2024, che non può essere autorizzato in quanto è stato inserito nel Piano prevedendo come fonte di finanziamento il bando PSR per il quale non è ancora certa l’assegnazione”.

Le opposizioni hanno espresso forti critiche. “Serve una rivisitazione del rapporto con gli enti parco – ha dichiarato Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia) come si legge sul sito della Regione – . Risulta particolarmente singolare rilasciare un parere su un bilancio di previsione a metà ottobre dell’anno in oggetto. Se si vuole non irridere il ruolo del consiglio regionale occorre mettere questa istituzione in condizione di esprimersi per tempo. A noi sembra che non ci sia rapporto molto sinergico con le comunità locali”. Quanto al merito del provvedimento, “la Regione, dopo anni, ha messo sul piatto 280mila euro in più e per questo i conti sono tornati. Siamo sul filo, gli enti parco non devono fare utili, ma offrire servizi e occasioni di sviluppo per il territorio. C’è poi un problema sugli investimenti, con gli uffici regionali che danno parere positivo fatta eccezione per due. Chiediamo – ha concluso Capecchi – che si applichi lo stesso rigore per tutti gli altri parchi e anche per il bilancio della Regione”.

Il portavoce dell’opposizione Marco Landi (Lega) ha ricordato che la sua proposta “era quella di rimandare il piano alla comunità del Parco affinché ci potessero mandare un piano corretto e adeguato in merito ai due investimenti che non trovano copertura finanziaria. Ci sono conflittualità con gli altri enti”. Di qui, la decisione di non partecipare alla votazione. “C’è un punto politico su cui dobbiamo soffermarci – ha aggiunto Landi –: la riorganizzazione della gestione dei parchi è una necessità importante. Siamo ancora in attesa del bilancio di previsione 2022-24 di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli”.

Diego Petrucci (Fratelli d’Italia) ha chiesto di istituire una commissione d’inchiesta sulla gestione dei Parchi in Toscana, dato che, “anziché produrre ricchezza e occupazione, producono debiti e situazioni di degrado, con porzioni di territorio ed edifici abbandonati. Non vogliamo far passare la questione sotto silenzio, serve una commissione per capire cosa è stato fatto negli anni nei parchi regionali e nazionali. Una concezione vetero ambientalista ha prodotto inquinamento e mortificato il patrimonio regionale. L’ente parco delle Apuane andrebbe commissariato domani mattina. Dovremmo chiedere le dimissioni di tutta la sua governance di fronte a questo disastro finanziario e disordine economico”.

“Anche in questo caso, ho visto lassismo totale da parte dei direttori dei parchi – ha dichiarato Silvia Noferi (M5s) come riferisce il sito della Regione – . C’è mancanza di visione, non a difesa del patrimonio che hanno in gestione. La presentazione a ottobre dovrebbe già indurre la Regione a chiedere le immediate dimissioni, ma grida vendetta anche la gestione di questo Parco che va avanti da anni. Si prendano gli opportuni provvedimenti”.

La nota curata da Bartoli e Scuffi termina con le dichiarazioni del capogruppo del Partito Democratico, Vincenzo Ceccarelli: “Esistono problemi di carattere politico amministrativo, assistiamo ad un bilancio approvato a maggioranza, da alcuni sindaci, in linea tecnica. Serve un lavoro di verifica, un monitoraggio attento. I Parchi nascono per la conservazione, che è la funzione primaria, ma anche come molla e fattore di sviluppo di un territorio. Siamo disponibili a impegnarci insieme per chiedere al nuovo Governo l’impegno a valorizzare i parchi nazionali sul nostro territorio”.

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