Potenziare le competenze emotive, comunicative e relazionali, promuovere l’empatia tra gli alunni, consolidare e accrescere l’autostima dei partecipanti valorizzando le individualità e sviluppando la capacità di risolvere un conflitto in modo consapevole e costruttivo. Questo e molto altro è il Progetto “Educare all’affettività nella scuola: a scuola di emozioni, stati d’animo e sentimenti” proposto, su indicazione del Comune di Forte dei Marmi, dall’Associazione “Donne per le Donne” della Croce Verde di Forte dei Marmi grazie alla collaborazione con l’associazione Fortemente Noi e al contributo liberale di Banco Bpm.
“Siamo davvero contenti – dichiara il sindaco Bruno Murzi – che Banco Bpm abbia colto il valore del progetto, mostrando una grande sensibilità verso le tematiche educative relative al mondo dell’affettività e per questo desidero esprimergli un mio particolare ringraziamento. Sono certo che questo percorso saprà essere di supporto e aiuto concreto per una sana e consapevole crescita dei nostri bambini, fornendo gli strumenti di sostegno più adatti anche a chi fa parte della loro rete, i genitori e i docenti”.
“Questa iniziativa unisce tanti degli aspetti su cui come banca siamo molto impegnati: l’attenzione alle scuole, ai giovani alunni e alle loro famiglie e, non in ultimo, al territorio – ha commentato Francesco Pujia, responsabile Area Lucca-Massa di Banco Bpm – . Per questo abbiamo scelto di dare il nostro contributo affiancandoci al Comune e a importanti enti locali che con il loro lavoro svolgono un’attività concreta a servizio della comunità”. Il coinvolgimento diretto sul territorio, nella giornata di presentazione del progetto, è stato
rappresentato anche da Alessandra Leporatti, direttore della della filiale Bpm di Forte dei Marmi.
Il progetto, sostenuto dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione nella persona di Elisa Galleni,
sarà un percorso strutturato e articolato in incontri condotti e coordinati dalla dottoressa
Valentina Groppi, psicologa e psicoterapeuta, che accompagneranno i bambini, i loro insegnanti e i loro genitori nell’insegnamento delle modalità di comportamento e di atteggiamento sicuri e consapevoli. Il compito sarà quello di sviluppare attività di prevenzione, di informazione e di formazione in ambito scolastico e sociale attraverso la costruzione e l’attivazione di una capillare rete di collaborazione e interscambio con le diverse figure di riferimento del bambino. Gli alunni non saranno infatti solo i principali destinatari del progetto ma diventeranno soggetti attivamente partecipi in ogni ambito di azione del percorso. Partendo da una attenta analisi evolutiva del bambino, in termini psicologici, cognitivi e fisici, si individueranno i punti di maggior rischio e fragilità per far sì che questi non siano solo salvaguardati, ma anche e soprattutto attivati come possibile risorsa costruttiva rispetto alla tematica proposta.
Al tempo stesso ai docenti e ai genitori, che sono per i bambini il punto di riferimento più importante e significativo per il loro successivo sviluppo psico-fisico, verranno proposte attività volte a concretizzare una buona informazione, sensibilizzazione e formazione al fine di assicurare una tutela consapevole e competente, che potrà in seguito divenire un sicuro strumento di prevenzione se condiviso ed elaborato anche sul piano più strettamente emotivo. Verranno quindi proposti degli incontri con i docenti e i genitori in cui si inviteranno a riflettere sull’atteggiamento che essi mostrano nei confronti di sé stessi. Infatti, l’accettazione del bambino da parte del docente e del genitore dipende anche dalla stima che quest’ultimi nutrono nei confronti di sé stessi: tanto più il docente e il genitore hanno una buona autostima, che è la base dell’auto realizzazione e quindi una buona accettazione delle proprie emozioni e delle proprie debolezze, tanto più saranno in grado di accettare quelle dei loro bambini. Il progetto proseguirà fino alla fine di maggio percorrendo dunque tutto l’anno scolastico.