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venerdì, Novembre 22, 2024

Le Donne Democratiche: “Orrore e vergogna per la morte di Saman. Le istituzioni devono tutelare i diritti”

Riceviamo e pubblichiamo un intervento della Conferenza Donne Democratiche Versilia sul caso di Saman Abbas, la ragazza pakistana di 18 anni uccisa presumibilmente dai familiari nelle campagne di Novellara in provincia di Reggio Emilia.

Cara Saman, noi come Donne democratiche della Versilia, oggi proviamo orrore e vergogna. Orrore perché non si può stroncare una vita che sta sbocciando per nessuna motivazione, meno che mai motivazioni inconcepibili in una società evoluta. Un matrimonio combinato con un parente sconosciuto, in un paese che non è più il tuo. E la morte per mano di chi doveva amarti e proteggerti. L’orrore, che ci riporta ai miti antichi, quando le vittime sacrificali erano spesso le vergini per ingraziarsi gli dei. Già Lucrezio nel I secolo a. C., nel suo “De rerum natura”, condanna la superstizione religiosa che fece morire Ifigenia per mano del padre. Lei si fidò, credeva di andare verso le gioie dell’amore e non il coltello paterno. Anche tu ti sei fidata, sapevi che la famiglia non approvava le tue scelte ma ti sei fidata fino alla fine. Se uscita di casa docile e speranzosa e ti hanno ritrovata in un sacco della spazzatura a due metri di profondità. Una tomba già pronta per seppellire i tuoi sogni.

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Cara Saman noi ci vergogniamo, noi che ci cerchiamo di impegnarci ogni giorno per un mondo equo, per la parità di genere in ogni luogo, per i diritti degli esseri umani, per la tolleranza e la libertà. Ci vergogniamo per non essere riuscite ad accoglierti e a proteggerti. Tu come ogni ragazza che vive nel nostro Paese dove il diritto alle libere scelte sentimentali, alla felicità, alla vita non può e non deve essere negato.

Cara Saman, nel momento del dolore collettivo per questa tua orribile vicenda, ci sentiamo soltanto di lanciare un appello a tutte le ragazze come te, coraggiose e indipendenti, perché non si sentano sole nel nostro Paese, perché possano trovare appoggio e sostegno nelle istituzioni, perché accettino l’aiuto di altre donne per poter scegliere la propria strada. Noi continueremo ad esserci, ad impegnarci e sperare che l’orrore non si ripeta.

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