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martedì, Novembre 26, 2024

Florovivaismo e pratiche sleali: contratti e accordi quadro per fermare le vendite sottocosto che strozzano le aziende

Tutelare le imprese florovivaistiche della Versilia dalle pratiche commerciali sleali come le vendite sottocosto che mettono a rischio la loro sopravvivenza. Presentati da Coldiretti Lucca a Viareggio, nella sede della Camera di Commercio, i contratti e gli accordi quadro previsti dalla legge contro le pratiche commerciali sleali (D.Lgs. 198/2021) che le imprese florovivaistiche potranno utilizzare per regolamentare i futuri rapporti commerciali tra fornitore ed acquirente nel rispetto dei principi della trasparenza, della correttezza, della proporzionalità e della reciproca corrispettività delle prestazioni previsti dalla normativa.

Il settore conta circa 200 aziende specializzate, 2 mila addetti tra diretti ed indiretti e circa 150 milioni di fatturato all’anno. “Inizia un nuovo percorso per affiancare le nostre aziende nella corretta applicazione della legge contro le pratiche commerciali sleali. – spiega Andrea Elmi, presidente Coldiretti Lucca – . Oggi accade che le imprese agricole siano in posizione di svantaggio e costrette, in molte situazioni, a vendere sottocosto. In pratica non riescono nemmeno ad ottenere, per la vendita del loro prodotto il prezzo di costo, mentre sugli scaffali, quello stesso prodotto, arriva a costare anche due-tre-quattro volte di più. E questo segna inevitabilmente il destino degli agricoltori”.

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Il decreto legislativo, approvato da Governo lo scorso novembre in attuazione alla direttiva europea sulle pratiche commerciali sleali, mette al bando 16 pratiche commerciali considerate sleali, definendo il rispetto dei termini di pagamento precisi (non oltre 30/60 giorni per i prodotti deperibili/non deperibili), il divieto di modifiche unilaterali dei contratti e di aste on line al doppio ribasso, limitazioni alle vendite sottocosto fino all’utilizzo di accordi contrattuali obbligatoriamente in forma scritta.

“E’ un percorso che richiederà una fase di rodaggio per abituare il sistema alle norme – spiega ancora il presidente Elmi – . Coldiretti ha messo a disposizione delle imprese agricole florovivaistiche contratti ed accordi quadro personalizzabili elaborati dai nostri legali rispondenti a tutti i criteri di legge e frutto di un lungo percorso di condivisione  con l’organo preposto al controllo sull’applicazione della normativa, l’ICQRF. L’incontro è stato utile ed importante per chiarire alcuni aspetti normativi e tecnici ed avviare una progressiva fase di attuazione di una legge da noi fortemente sostenuta che dovrà ristabilire un equilibrio nel mercato”. Il mancato rispetto della norma può costare fino al 5% del fatturato realizzato nell’ultimo esercizio precedente all’accertamento con dei minimi d’importo che vanno dai 1.000 ai 30.000 euro.

All’incontro moderato dal direttore provinciale, Francesco Cianciulli, a cui hanno partecipato molte imprese florovivaistiche della costa, hanno partecipato per illustrare la legge e chiarire i principali aspetti della nuova normativa Angelo Corsetti (Direttore Coldiretti Toscana), Nada Forbici (Coordinatrice Consulta Nazionale Florovivaismo), Pier Carlo Tondo (Filiera Italia), Francesco Tarantino (Coordinatore Servizi Fiscali Coldiretti Lucca) ed in video call Stefania Saccardi (vice presidente regionale ed assessora all’agroalimentare). 

Per informazioni https://lucca.coldiretti.it/ pagina ufficiale Facebook @coldirettilucca, Instagram @Coldiretti_Toscana e  pagina ufficiale YouTube “Coldiretti Toscana”

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