Oggi (venerdì 25 novembre) l’installazione Mr. Arbitrium di Emanuele Giannelli lascerà la Basilica di San Lorenzo a Firenze unitamente al nucleo di sculture “I sospesi” allestito nel chiostro del complesso monumentale dell’Opera Medicea Laurenziana.
Gli abitanti di San Lorenzo hanno voluto salutare Mr. Arbitrium ed Emanuele Giannelli postando sui social un cartello accompagnato da queste parole: “L’abbiamo salutato quando è arrivato… lo salutiamo quando parte… un abbraccio maestro!”. Giannelli si è detto commosso da una manifestazione d’affetto così accorata e sincera.
Il gigante di Emanuele Giannelli torna a casa in Versilia per una breve sosta prima di ripartire per la sua prossima destinazione e prima di atterrare, definitivamente, nella prestigiosa collezione privata internazionale che ha acquisito Mr. Arbitrium.
Con la sua forza, la sua possenza, il messaggio in chiaro “sostenere o spingere” e i tanti significati che il pubblico, da sé, gli ha attribuito, rendendolo una vera e propria icona del contemporaneo, Mr. Arbitrium saluta Firenze dopo tre mesi di installazione e un’ininterrotta processione di selfie, post, photoshop e battaglie sociali, a dimostrazione di come l’arte sia un linguaggio universale che acquista, in casi come questo, numerose e importanti valenze, non solo artistiche e culturali, ma anche sociali, come dimostrano alcuni importanti episodi.
Ad Emanuele Giannelli il movimento “Donna Vita Libertà” nato dopo la tragica morte di Masha Amini a difesa delle donne iraniane, ha chiesto di porre su Mr. Arbitrium una bandiera iraniana con impronte di mani rosse a simboleggiare il sacrificio della giovane donna e di tutte le vittime della protesta. Un altro episodio significativo è stato l’utilizzo dell’immagine di Mr. Arbitrium da parte dei riders, che durante uno sciopero a seguito della morte di uno di questi giovani ragazzi, ha indetto una manifestazione pubblica utilizzando come manifesto l’immagine ritoccata di Mr. Arbitrium che porta sulle spalle il classico box contenitore per il food delivery.
I mesi di permanenza a San Lorenzo sono stati un successo, e un fatto positivo, come dichiara Paolo Padoin, presidente dell’Opera Medicea Laurenziana: “Quando ci hanno proposto di collocare Mr. Arbitrium a lato della Basilica di San Lorenzo, inizialmente il mio sentimento era un misto di curiosità e di scetticismo, dovuto soprattutto alle previsioni delle critiche non solo di qualche esperto, ma anche degli abitanti del quartiere. Invece, fin dall’inizio, la presenza del gigante bianco ha creato curiosità, turisti e fiorentini hanno fatto a gara di selfie nell’angolo della piazza. Ciliegina sulla torta è stato il cartello ironico che aveva accolto Mr. Arbitrium, che ha contribuito alla pubblicità dell’iniziativa. Ringrazio perciò Emanuele Giannelli, Rosi Fontana e tutto il loro staff con il quale abbiamo organizzato eventi culturali collaterali che sono stati molto seguiti. Aggiungo, infine, che la presenza di Mr. Arbitrium, con il dilemma ‘spinge o sostiene la Basilica’ è stata seguita e pubblicizzata dai mass media nazionali e internazionali. Non da ultimo, la visita e gli apprezzamenti di Vittorio Sgarbi, oggi Sottosegretario alla Cultura, che proprio davanti alla Basilica di San Lorenzo aveva dichiarato la sua disponibilità al neo governo a ricoprire un ruolo pubblico. Dopo tre mesi Mr. Arbitrium se ne va, ma resterà sempre indelebile il ricordo della sua presenza.”
Mai come in questo periodo la Basilica di San Lorenzo è stata fotografata: Mr. Arbitrium che può spingere, può sostenere, può atterrare, ha attirato tanti turisti a farsi una foto nello stesso intento (spingere-sostenere-atterrare), ponendosi quindi una domanda semplice ma al tempo stesso esistenziale. Mai come in questi tempi difficili viene la voglia di buttare giù per ripartire oppure sostenere perché tutto sia mantenuto. Mr. Abitrium è stato un compagno di viaggio per questo unico complesso mediceo e ha fatto riflettere migliaia di persone. Anche i sospesi, esposti all’interno del chiostro, fanno intravedere l’animo umano una statica caduta, come se ci fosse la possibilità di un ultimo ravvedimento prima della fine. È quanto riassume da questa esperienza con le opere di Giannelli Mons. Marco Viola, priore della Basilica di San Lorenzo.
Emanuele Giannelli racconta che tra tutte le sedi finora toccate da Mr. Arbitrium, l’installazione di Firenze a San Lorenzo è stata la più importante, quella da cui ha tratto maggiore energia. “Fin dall’inizio – commenta l’artista – , Firenze ha donato all’opera vivacità, sensibilità, anche qualche polemica, molto lievi per la verità, e molto educate, tutte comunque a favore di Mr. Arbitrium. Da parte mia c’era un certo timore, Firenze non è una città facile per il dialogo con l’arte contemporanea, che deve confrontarsi con un patrimonio unico al mondo, ma Mr. Arbitrium è stato accettato in maniera più che positiva. Fotografato da decine di migliaia di persone, con un’esposizione enorme nel web e una moltiplicazione esponenziale sui social, il gigante Mr. Arbitrium è diventata una scultura POP, nel senso più letterale del termine: una scultura popolare entrata a far parte di un sentire comune”.
“Ho amato particolarmente – conclude Giannelli – il ruolo che Mr. Arbitrium ha giocato anche a favore di due battaglie sociali, quella a favore della libertà delle donne iraniane e quella di sensibilizzazione sui rischi dei giovani riders. Vorrei ringraziare l’amico Gianluca Salvadori che, oltre ad aver aperto i canali con l’Opera Medicea Laurenziana per l’installazione delle mie opere, ha organizzato una tavola rotonda con illustri storici e preminenti figure del mondo dell’arte e della cultura“.