Sospesa per 10 giorni l’attività del circolo Assi di via della Svolta, nel quartiere Africa a Pietrasanta. Il provvedimento è stato preso dal questore di Lucca Dario Sallustio a seguito di quanto accaduto nella notte fra venerdì e sabato scorsi. Come noto, un uomo italiano di 36 anni durante una lite fu aggredito e poi investito per strada da un’auto alla cui guida vi era il rivale. La vittima aveva riportato gravi lesioni e fratture agli arti inferiori e al bacino. Poche ore dopo, gli agenti del commissariato di Polizia di Forte dei Marmi avevano individuato il conducente dell’auto che era fuggito senza prestare soccorso: un giovane di 27 anni versiliese, che è stato denunciato per lesioni gravi. La decisione di chiudere il circolo è stata presa anche perché in precedenza i residenti della zona avevano presentato esposti per alcuni episodi di danneggiamenti e schiamazzi nelle ore notturne.
Sulla vicenda interviene il sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti: “La sicurezza della nostra comunità non ammette deroghe: plaudo alla fermezza con cui la Questura ha risposto ai recenti fatti di cronaca che si sono verificati al quartiere Africa e ringrazio la Polizia di Stato e tutte le forze dell’ordine per l’attenzione che dedicano, ogni giorno, a Pietrasanta. Tuttavia, sono convinto che un lavoro ancora migliore possa essere svolto, in termini di prevenzione, quando si realizza il corretto circuito di comunicazione fra tutti i soggetti interessati alla tutela di un territorio e delle persone che lo frequentano”.
“L’amministrazione comunale – prosegue il primo cittadino – , nel caso specifico di quanto accaduto al quartiere Africa, non è mai stata coinvolta da nessuno. Se, da un lato, da parte delle forze dell’ordine destinatarie di esposti da parte dei cittadini, può esserci un’esigenza di riservatezza necessaria allo svolgimento delle indagini, dall’altro mi sento ancora di più nell’obbligo di sollecitare i residenti a segnalare, sempre e subito, situazioni di rischio. Alla Polizia, ai Carabinieri, al nostro Comando di polizia locale e, anche in via informale, ai consiglieri comunali, agli assessori, fino al sottoscritto, in modo da metterci in condizione di conoscere il problema e offrire il nostro contributo alla sua migliore risoluzione”.