Proseguono gli appuntamenti a corollario della mostra “Dipingere l’ansia per dipingere la storia” di Sandro Luporini visitabile fino a gennaio alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Viareggio: l’esposizione, che ha registrato un grande successo di pubblico, è organizzata dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’Associazione Adac di Modena, su progetto complessivo ideato e curato nel 2016 da Philippe Daverio, con aggiornamenti di Giuseppe Cordoni.
Il primo incontro è previsto per domani, venerdì 2 dicembre alle 21 al teatro Jenco con lo spettacolo degli Oblivion “Gaber e Luporini: Arte, Canzone e Teatro”, con Davide Calabrese e Lorenzo Scuda. Interviene Paolo Dal Bon della Fondazione Gaber. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Una via di mezzo tra un concerto degli Oblivion ed un’intervista (scomoda) al presidente della Fondazione “Giorgio Gaber” Paolo Dal Bon, interrogato per l’occasione da Davide Calabrese e Lorenzo Scuda. Una serata unica ed irripetibile per curiosare nell’animo di Giorgio Gaber analizzando il rapporto tra il cantautore, la città di Viareggio e il suo amico e collega Sandro Luporini.
Dal Bon, Calabrese e Scuda: un terzetto inedito per la prima (ed unica) volta insieme di fronte ad un pubblico, pronti coinvolgere con racconti e canzoni del Teatro Canzone sia il fan appassionato sia il neofita incuriosito. Racconti, brani e risate attraverso il percorso teatrale del duo, partendo dalle vecchie canzonette, che poco sembrano aver a che fare con l’impegno e i dilemmi del Signor G, fino ad arrivare alla stretta attualità dei loro messaggi.
Un tributo musicale “prendendo” i pezzi più noti, ma sfruttando le corde artistiche degli Oblivion, che non perderanno occasione per mettere in risalto il loro versante giocoso nei testi e nelle musiche, all’interno dei quali si contaminano leggerezza, intelligenza, sarcasmo e una sana dose di follia. Un’ora e mezzo di divertimento e riflessione, con quell’equilibrio fra dolce e amaro tipico della condizione dell’uomo moderno, che nessuno ha saputo esprimere con tanta efficacia come l’inimitabile coppia Gaber-Luporini.
Secondo appuntamento invece sabato 3 dicembre alle 17 alla Gamc con la presentazione del catalogo della mostra ed il libro “Vi racconto Gaber”, scritto da Sandro Luporini in collaborazione con Roberto Luporini. All’incontro saranno presenti oltre agli autori, gli artisti del gruppo che negli anni ottanta prese il nome di Metacosa: Giuseppe Bartolini, Giuseppe Biagi, Gianfranco Ferroni, Bernardino Luino, Sandro Luporini, Lino Mannocci, Giorgio Tonelli.
Il catalogo: un volume importante che in 270 pagine racchiude sia il lavoro pittorico sia quello letterario e teatrale di Gaber. Sono riprodotte tutte le opere attualmente esposte alla Gamc di Viareggio: 182 quadri a olio, 15 tecniche miste e 40 elaborazioni grafiche.
Comprende inoltre numerosi testi che rappresentano una lettura approfondita ed esaustiva dell’opera pittorica di Luporini e un testo critico intitolato “Luporini, un gabbiano ipotetico” del professor Roberto Luciani. Nel catalogo la pittura entra trasversalmente anche nella parte letteraria dove le parole del pittore sono un veicolo che viaggia attraverso le debolezze del genere umano e del nostro Paese in particolare, per dipingere immagini di un’umanità in stato di precarietà.
Davide Calabrese e Lorenzo Scuda: brevi cenni biografici
Cantanti, attori ed autori, due quinti del quintetto Oblivion, così poco abituati a non essere in cinque da sentirsi quasi fuori luogo in formazione ridotta. Calabrese e Scuda da vent’anni analizzano, centellinano e vivisezionano il Teatro Canzone di Gaber e Luporini tanto da girare l’Italia da molto tempo con un loro spettacolo chiamato “Far finta di essere G” diretto da Giorgio Gallione. Definiscono Gaber e Luporini i loro maestri, ma sanno che i due non si vanterebbero mai di riconoscerli come loro discepoli.