Un importante progetto che l’assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Forte dei Marmi ha recepito e sostenuto con determinazione: ”Impariamo l’inglese” avrà inizio nelle scuole dell’infanzia e in quelle delle Primarie a gennaio, al rientro dalle vacanze.
“Siamo consapevoli – afferma l’assessore Elisa Galleni – che nell’apprendimento di una seconda lingua occorra intervenire in età precoce in quanto nei primi anni di vita la mente del bambino è particolarmente elastica e predisposta all’acquisizione linguistica, possiedono una capacità di apprendimento già molto sviluppata e ricettiva, sono curiosi e propensi a sperimentare nuove attività, soprattutto se gli vengono proposte sotto forma di gioco. Un modo per incrementare la capacità dei cittadini del futuro di comunicare fra loro fin dalla più tenera età, visto che viviamo in una società multilingue e multiculturale”.
Da qui la volontà dell’Amministrazione di appoggiare e sostenere il progetto presentato dall’Istituto Comprensivo ed elaborato dalla Commissione per l’Inglese Diffuso di cui fanno parte i docenti della scuola dell’Infanzia e della Primaria, rivolto agli alunni delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie che mira all’arricchimento del bagaglio lessicale e culturale di lingua inglese dei bambini e che inoltre intende preparare gli stessi, a partire dalla classe terza primaria, a sostenere in classe 5.a gli esami “Trinity” per lo stadio iniziale, corrispondenti ai primi livelli del Quadro Comune Europeo di riferimento per le abilità di ricezione e interazione in lingua inglese.
“Il progetto – prosegue l’assessore Galleni – prevede la massima collaborazione tra i docenti e gli assistenti linguistici qualificati opereranno in compresenza con l’insegnante titolare, collaborando alla gestione dell’attività didattica, proponendo attività e laboratori in forma ludica ed esperienziale, interagendo con gli alunni esclusivamente in lingua inglese, in un contesto ricco di stimoli linguistici con lessico, comandi e spiegazioni. L’apprendimento risulterà così automatico e naturale e verrà percepito dai bambini come una nuova possibilità di comunicare in modo diverso, non estraneo, ma alternativo alla lingua madre”.
“In particolar modo – conclude Galleni – nella scuola dell’Infanzia l’approccio metodologico si fonderà sulla valorizzazione del gioco come risorsa per favorire la motivazione dei bambini. Nel contesto ludico le attività linguistiche perderanno il loro carattere di semplice esecutività: il gioco catturerà l’interesse dei bambini, stimolerà la partecipazione attiva e creativa, favorendo l’acquisizione di competenze secondo i ritmi di ciascuno. Le canzoni e le filastrocche rappresenteranno un ottimo strumento per far acquisire scioltezza nella riproduzione fonetica e per favorire in una dinamica di gruppo i bambini più timidi”.