Sabato 28 gennaio, in occasione della festa di San Francesco di Sales patrono dei giornalisti, l’Arcivescovo di Lucca Monsignor Paolo Giulietti ha invitato i giornalisti della Diocesi nel palazzo Arcivescovile di piazza Arrigoni.
L’Arcivescovo di Lucca ha consegnato il messaggio di Papa Francesco per la 75esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, “Parlare col cuore. ‘Secondo verità nella carità’ (Ef 4,15)”, che ha illustrato ai presenti prima di un interessante dibattito. La riflessione del Santo Padre è, come sempre, profonda e coinvolgente. Egli inizia con questa indicazione: dopo esserci allenati nell’ascolto, che richiede attesa e pazienza, nonché la rinuncia ad affermare in modo pregiudiziale il nostro punto di vista, possiamo entrare nella dinamica del dialogo e della condivisione che è appunto quella del comunicare cordialmente.
L’appello a parlare ‘con il cuore’ di Papa Francesco interpella radicalmente il nostro tempo, così propenso alla indifferenza e alla indignazione, a volte anche sulla base della disinformazione che falsifica e strumentalizza la verità. E’ proprio a partire dal criterio dell’amore che attraverso i suoi scritti – ricordano il Santo Padre e l’Arcivescovo di Lucca – e la sua testimonianza di vita che il Santo Vescovo di Ginevra ci ricorda che “siamo ciò che comunichiamo”…
Nella parte finale la lettera di Papa Francesco ricorda San Giovanni XXIII che profeticamente nella Enciclica “Pacem in terris” affermò che “la vera pace si può costruire soltanto nella vicendevole fiducia”. Una fiducia che ha bisogno di comunicatori audaci e creativi pronti a rischiare per trovare un terreno comune dove incontrarsi: speriamo che sia l’avviso di un prossimo viaggio apostolico del Santo Padre in Ucraina e a Mosca…
Papa Francesco conclude la sua riflessione esortandoci tutti: “Va invece promossa, a tutti i livelli, una comunicazione che aiuti a creare le condizioni per risolvere le controversie fra i popoli…”, e le guerre in corso soprattutto in Europa sono certamente il Suo pensiero e la Sua preoccupazione e angoscia. Grazie all’Arcivescovo di Lucca abbiamo vissuto una mattinata di presa di coscienza importante per la nostra ‘missione’ giornalistica.
Gianfranco Antognoli
