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sabato, Novembre 23, 2024

La storica “Pizzeria da Rizieri” taglia il traguardo degli 85 anni di attività. Festa nel tempio della cecina a Viareggio

Con quel nome che pare un cognome, rimane in mente con facilità. La famosa “Pizzeria da Rizieri” di via Cesare Battisti 35, a Viareggio, il prossimo mercoledì 1° febbraio festeggia 85 anni.

Si tratta di un anniversario importante – tra l’altro in concomitanza con i 150 anni del Carnevale di Viareggio – che sarà celebrato in maniera semplice da Alessio e Luca Frati e il loro staff, con una grande torta, le candeline, il brindisi e l’affetto di quanti ne apprezzano quotidianamente le specialità, prime tra tutti la cecina e naturalmente la pizza.

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La festa si terrà alle ore 16 presso la stessa pizzeria e tutti sono invitati a condividere questo momento di festa e di memoria di tanti anni di lavoro e di soddisfazioni, ricordando chi ha contribuito al raggiungimento di un simile traguardo e guardando al futuro con ottimismo.

Un po’ di storia

Nota oggi soprattutto per la pizza e la cecina – anche se è un ristorante molto apprezzato -, la “Pizzeria da Rizieri” nacque il 1° febbraio del 1938 per volontà di Rizieri Quiriconi, 34enne originario di Ponte Buggianese (Pistoia) che in realtà all’inizio aveva aperto un’attività composita: in una pubblicità pubblicata nel numero di giugno 1939 del mensile Humana rivista popolare mensile d’igiene, Quiriconi appare come titolare della “Gelateria moderna” di Piazza Vittorio Emanuele (oggi piazza Nieri e Paolini) che però tra le specialità proponeva anche “pizza napoletana”, “castagnacci” e “bomboloni”.

Da ragazzo infatti, Rizieri (questo il suo nome) aveva già lavorato come garzone di una bottega che vendeva prodotti da forno, girando con le consuete teglie metalliche da 70 cm di diametro dove ancora oggi si cuoce la cecina nel poderoso forno a legna della pizzeria.

Dal 1938 al 1959 Rizieri Quiriconi mantenne la pizzeria da solo; nel 1959 gli subentrò Lido Seghetti che mantenne le quote fino al 1983. Intanto nella prima metà degli anni Sessanta erano entrati a lavorare con Seghetti due giovani: Enzo Frati e Dino Franceschini. Questi diventarono anche parenti sposando due sorelle – Sonia e Franca – e nel 1983 divennero proprietari della pizzeria. Poi Dino Franceschini nel 2006 andò in pensione lasciando a Enzo Frati le redini del locale, che avrebbe mantenuto fino al giugno del 2020, quando è mancato all’affetto dei suoi cari.

È quindi alle capacità, all’amore per il proprio lavoro e allo spirito di Enzo Frati che si deve l’assetto attuale della pizzeria e gran parte del successo, con la società di gestione sin dal 2014 affidata ai figli Alessio e Luca e il ristorante che ha nella loro mamma, Sonia, il perfetto direttore della cucina.

Il tempio della cecina

Gli ingredienti sono semplici: farina di ceci, acqua, sale, olio extravergine di oliva e cottura nel forno nel grande e suggestivo a legna.

Casomai sono la qualità del prodotto base e le dosi degli ingredienti a fare la differenza. La “Pizzeria da Rizieri” di Viareggio è nota soprattutto per la cecina, oltre che per la pizza: ogni settimana vengono consumati tra i 60 e i 70 chili di farina di ceci di alta qualità proveniente da Pegli, vicino Genova.

Con una storia che arriva da lontanissimo  in perenne sospensione tra leggenda e storia, ieri come oggi la cecina si gusta caldissima, con pepe o senza, da sola o “alla viareggina”, cioè come imbottitura di un trancio di focaccia morbidissima. Secondo Alessio e Luca Frati la cecina da sola “vale” il 50% del successo del locale, mentre l’altra metà lo deve sia alla pizza, sia al ristorante. In particolare quest’ultimo nel menù propone vari piatti: dal baccalà alla livornese ai “tordelli” fatti in casa, fino alla zuppa di polpo e seppie, tanto per citare i più richiesti e apprezzati.

Nonostante tutto, la “Pizzeria da Rizieri” resta uno dei luoghi top per la cecina, segnalato sulle guide turistiche ed enogastronomiche, recensito talvolta in termini trionfalistici perché la cecina – tipica specialità della costa toscana e ligure – da “Rizieri” piò diventare un’esperienza, più che un semplice cibo.

“Il nostro orgoglio? – si chiede Alessio Frati – Senza dubbio vedere che c’è anche chi si fa il selfie sotto l’insegna della pizzeria. La nostra è una clientela varia, formata da generazioni che dagli anni Sessanta arriva sino ai giorni nostri. E se 85 anni dopo l’apertura del locale siamo sempre qui, pronti a celebrare questo traguardo, significa che abbiamo lavorato bene e che la festa del prossimo 1° febbraio sarà anche il modo più consono per ringraziare chi ci ha preceduto”.

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