Il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha espresso il proprio parere sulla vicende del Belvedere di Torre del Lago in due post pubblicati in questi giorni sulla propria pagina Facebook..
Il primo è corredato da alcune foto eloquenti. “Solo due immagini – scrive il sindaco – . Bastano queste per smentire chi sostiene che il nostro progetto di riqualificazione del Belvedere Puccini non sia perfettamente riconducibile all’epoca del Maestro. Due immagini che smentiscono clamorosamente chi sostiene si voglia stravolgere questo luogo”.
La prima foto è del Belvedere ai tempi di Puccini (scomparso ne 1924) nel 1930, la seconda è quella del nostro progetto, che vuole far tornare il Belvedere come lo vedeva il Maestro. “Basta poco – sottolinea Del Ghingaro – per intuire come siano simili e sovrapponibili e come il merito tecnico sia ineccepibile storicamente. Non c’erano i famosi colonnini, non c’era la ringhiera, si accedeva direttamente al lago. Gli occhi di Puccini lo vedevano così. Non a caso i progettisti che hanno studiato ed analizzato bene, hanno redatto in questo modo il progetto e gli esperti della Soprintendenza lo hanno considerato serio, rispettoso della memoria e valido tecnicamente”.
“Poi c’è chi la butta in caciara, ma quello è un altro discorso, che attiene come sempre alla sfera della contrapposizione politica – conclude il primo cittadino – . Ecco perché noi andiamo avanti tranquilli, perché semplicemente abbiamo ragione, non solo dal punto di vista giuridico e procedimentale, ma anche da quello tecnico. Buona visione”.
Il secondo post, intitolato “E Puccini se la ride da lassù”, è di sabato scorso. “Parlano tutti dei colonnini del Belvedere Puccini – esordisce Del Ghingaro – . E tutti sanno, documentano e illustrano dottamente, spiegano e insegnano a noi tapini come si deve stare al mondo, come amministrare e perfino il modo di comportarsi nella vita, considerato che il nostro è certamente sbagliato. Gli esperti veri, quelli che hanno studiato per poter parlare nessuno li ascolta. La Soprintendenza per esempio ha perfino scritto due volte come stanno le cose, in maniera chiara e netta, con ricerche esemplari e approfondimenti inequivocabili, ma nessuno trova il tempo o il modo di leggerli”.
“Se non ci fosse da piangere mi verrebbe da ridere – conclude il sindaco – . E Puccini son convinto se la ride da lassù. E poi si dice che il carnevale inizia oggi…”.
