Ha aperto i battenti nello store Ikea di Pisa la sartoria sociale “Punto a Capo”, progetto realizzato dalla rete Agal per promuovere con le sue azioni la pari opportunità delle persone e delle fasce sociali più deboli e marginali. Questa esperienza sarà illustrata sul numero di marzo di “Leasing Time Magazine”, il mensile di economia, finanza e cultura diretto da Gianfranco Antognoli. Nell’articolo – intitolato “Punto a Capo: allo store IKEA di Pisa ha trovato casa la sartoria sociale. Reinserimento lavorativo, prodotti di qualità, prezzi calmierati” – che riceviamo e pubblichiamo in anteprima i promotori raccontano il funzionamento e gli obiettivi del progetto.
Con ago, filo e fantasia realizzano tende e tovaglie, effettuano riparazioni e ammodernamenti, lavorano i più vari tessuti fino a trasformarli in capi d’abbigliamento e non solo. Succede a Punto a Capo, la nuova sartoria sociale che ha aperto i battenti nelle scorse settimane nello store IKEA di Pisa. Un progetto realizzato dalla rete Agal, agenzia di accompagnamento al lavoro per favorire l’inserimento delle persone fragili, creata da Arnera, Aforisma e Acli per promuovere con le sue azioni la pari opportunità delle persone e delle fasce sociali più deboli e marginali.
Che cosa significa sartoria sociale e come è nato il progetto?
Stefano Carboni, project manager per la cooperativa sociale Arnera: “La missione specifica di Arnera è il reinserimento sociale e lavorativo delle persone che per qualsiasi motivo sono uscite da un cammino di vita stabile e vogliono ricominciare. Un’idea nata dalla nostra esperienza e dal rapporto con IKEA che era già consolidato da diverse collaborazioni. Si tratta di una vera e propria sartoria in cui lavorano due persone contrattualizzate da Arnera che hanno seguito un percorso di recupero e formazione e che grazie a questo lavoro ripartono a costruire il loro futuro. Insieme ad una sarta professionista che supervisiona e che garantisce un servizio di qualità a prezzi calmierati. È aperta giovedì e venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica alle 9 alle 19, al piano terra di IKEA”.
Un negozio con sarte professioniste che hanno seguito un corso di formazione mirato finanziato e tenuto da Aforisma
Grazia Ambrosino, presidente della Società Cooperativa Aforisma impresa sociale: “La formazione è stato il pilastro del percorso che ha permesso di dare a queste lavoratrici l’occasione di rimettersi in gioco in maniera seria e professionale. Abbiamo messo a disposizione una sarta qualificata del territorio che con la sua esperienza ed i suoi insegnamenti ha seguito una classe ristretta di alunne. Donne che avevano già un background in questo lavoro e che hanno potuto seguire lezioni teoriche e partecipare a laboratori esperienziali. Sempre con il supporto di IKEA che ha procurato le stoffe, mentre Aforisma ha fornito i laboratori con macchine da cucire di qualità. Dobbiamo ringraziare anche la Caritas Diocesana di Pisa che ha ospitato nei suoi locali alcuni momenti di formazione e che sostiene il progetto. Solide basi per continuare su questa strada, senza scordare che l’impresa sociale, caratterizzata da attenzione al benessere dei lavoratori e alle tutele ambientali, agisce nel libero mercato e quindi per funzionare dovrà misurarsi con i clienti ed essere economicamente sostenibile”.
Il tutto è reso possibile grazie ad una rete di realtà pisane
Paolo Martinelli, presidente provinciale Acli Pisa al momento dell’elaborazione del progetto: “Fare rete è fondamentale. Si tratta di uno dei primi progetti che si concretizza grazie ad Agal, il contratto di rete che abbiamo istituito per dare occasioni di reinserimento per le persone fragili. In particolare, Punto a Capo si caratterizza per il connubio tra sociale e privato, un aspetto importante perché dobbiamo metterci nell’ottica che impresa e sociale devono convergere per creare opportunità inclusive di lavoro. La nostra associazione, grazie alla rete di servizi capillari che abbiamo sul territorio, permette di avere un occhio attento sui bisogni reali delle persone e delle famiglie, colpite da una crisi economica lunga ulteriormente aggravata dal Covid e dai rincari energetici. Al centro della nostra azione ci sono i soggetti che fanno più fatica, il lavoro deve essere la risposta strutturale per ripartire e dare a tutti una nuova speranza”.
Ikea, una realtà multinazionale che dimostra attenzione al territorio
Marco Baretto, direttore IKEA Store di Pisa: “Fin dal nostro arrivo a Pisa, nel 2014, abbiamo lavorato per essere parte attiva di questa città, fedeli alla nostra visione di creare una vita quotidiana migliore per la maggioranza delle persone rispettando i limiti del Pianeta. Giorno dopo giorno, ci siamo impegnati per promuovere un’idea di società più attenta ai bisogni delle persone e all’ambiente. Ed è proprio grazie all’ascolto del territorio che è nato questo progetto che, come IKEA Pisa, abbiamo deciso di sostenere e promuovere. Realizzata in collaborazione con Arnera Cooperativa Sociale, Società Cooperativa Aforisma impresa sociale e Acli Pisa, la Sartoria Sociale vuole essere uno spazio delle seconde occasioni, una piccola impresa multidimensionale impegnata nella valorizzazione del lavoro artigianale e nella formazione di competenze in questo settore, con un occhio sempre attento all’inclusione e all’integrazione perché qui saranno impegnate alcune persone in difficoltà che saranno accompagnate così in un percorso di reinserimento socio-lavorativo. Seconde occasioni anche per i tessuti impiegati nel laboratorio tessile che sarà circolare a 360°: sposando i principi dell’economia circolare, noi di IKEA Pisa abbiamo deciso anche di donare alla Sartoria alcuni dei nostri tessuti non più vendibili che, attraverso percorsi di creatività che coinvolgeranno tutti i protagonisti del progetto, saranno trasformati in nuove creazioni e oggetti”.
