Due iniziative sono in programma domani all’ospedale Versilia in occasione della festa della donna.
Dalle ore 15 alle 17, direttamente nel reparto, si svolgerà un incontro nella struttura di Senologia, anche per presentare nuove date dei laboratori del progetto “Estetica oncologica e Caregiver” che viene portato avanti dall’associazione “Mi curo di me”. E’ prevista la partecipazione del direttore della Senologia dell’ospedale Versilia Duilio Francesconi, dell’oncologa Sara Donati, dello psicologo Saverio Provenzale, della nutrizionista Ilaria Cecconi, dell’estetista oncologica Siria Perretti e della naturopata/counselor Patrizia Falleni. “Mi curo di me” è un’associazione socio-assistenziale per pazienti oncologici che si trova in via Machiavelli a Viareggio (sede della Croce Rossa Italiana).
Inoltre anche quest’anno verrà offerta la tradizionale mimosa a tutte le donne che saranno presenti davanti all’ingresso del Centro Trasfusionale. Questo grazie alla Coldiretti e alle associazioni per le donazioni di Sangue AVIS, Fratres e Fidas del territorio, con l’obiettivo di offrire questo piccolo dono e dare un segnale importante. Nell’occasione, infatti, le associazioni si occuperanno di promuovere l’importanza della donazione di sangue e di plasma.
“Spesso in questi ultimi tempi – evidenzia la responsabile della struttura versiliese di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale Maria Silvia Raffaelli – abbiamo visto sugli organi d’informazione appelli alle donazioni a causa di grave carenza di sangue, che ha comportato il rinvio di interventi chirurgici programmati, ma non urgenti. Inoltre, sappiamo bene che anche nella medicina, oltre al supporto del sangue è indispensabile quello di plasma da cui si ricavano gli emoderivati, che sono medicine per la cura di varie patologie. Per incrementare le donazioni di plasma entra ancora una volta in gioco l’importanza della donna. Vi chiederete il motivo, è presto detto: spesso alla donna in età fertile viene consigliato di donare il plasma che non a caso è di colore giallo, come, del resto lo è la mimosa, simbolo della donna. Sappiate che nel periodo post-Covid si è registrato un forte calo delle donazioni di plasma, indispensabile per la creazione di farmaci salvavita. Ebbene, la donna che dona plasma garantisce e dona la vita”.
“Ricordo che il Centro Trasfusionale è sempre aperto per le donazioni – conclude la dottoressa Raffaelli – , sia di sangue che di plasma, che si possono prenotare anche di domenica. Colgo l’occasione per dire grazie ancora una volta alla Coldiretti e a tutte le associazioni coinvolte in questa bella iniziativa per diffondere la cultura del dono. Il ringraziamento in primis arriva dai pazienti che beneficiano delle donazioni e poi da tutto il personale del Centro trasfusionale”.