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sabato, Novembre 23, 2024

Giornata di pesca per Carlo Conti nella Riserva del Vezza con foto scaramantica insieme alla maxi trota di marmo

La pratica della foto scaramantica con la trota di Palazzo Mediceo si sta diffondendo velocissima tra i pescatori: fra questi anche il celebre volto televisivo Carlo Conti. Come si legge sulla pagina Facebook del Comune di Seravezza, “tutti conosciamo Carlo Conti come conduttore RAI ma forse non tutti sanno della sua grande passione per la pesca. E così eccolo qua, immortalato con la trota della Granduchessa Maria Cristina di Lorena! Grazie Carlo per questa visita e adesso ti aspettiamo nella Riserva Medicea…”.

Come sottolinea il responsabile della Riserva Medicea di pesca Gionata Paolicchi sempre sulla pagina Facebook del Comune di Seravezza, Carlo Conti ha pescato nelle acque del Vezza sei trote e un cavedano, subito rilasciati essendo la zona “no kill”.

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Sta quindi riscuotendo successo l’iniziativa turistico ambientale di istituire nel Vezza la riserva di pesca, denominata “ZRS Riserva Medicea”. L’iniziativa è nata da un’idea dell’assessore Michele Silicani, mentre la realizzazione è stata affidata al giornalista e regista televisivo Gionata Paolicchi, esperto di pesca sportiva (detiene il record mondiale di video realizzati, al suo attivo ne conta oltre 2000 in trent’anni di attività).

I promotori nei giorni scorsi avevano rilevato sui canali social del Comune di Seravezza come ci sia anche un altro aspetto connaturato all’ambiente della pesca: quello della scaramanzia. Tra le frasi da non indirizzare mai a un pescatore c’è infatti il fatidico augurio di “buona pesca”, capace di turbare profondamente gli appassionati di questo sport.

“Non c’è quindi da meravigliarsi – si legge sulla pagina Facebook dell’amministrazione – di una ritualità che accompagna le loro uscite e una di queste sta prendendo piede proprio nelle ultime settimane, a seguito dell’inaugurazione della riserva seravezzina. È bastato riportare alla luce la storia della straordinaria pesca della Granduchessa Maria Cristina di Lorena e vedere il pluricampione del mondo Roberto Trabucco immortalato sotto la trota in marmo, che il cortile del Mediceo sta diventando meta di pescatori che si fanno fotografare, o fanno un selfie, mentre indicano la scultura alle loro spalle”.

La trota in marmo, risalente al XVII secolo, vuole ricordare la straordinaria pescata della Granduchessa la quale avrebbe tirato su dalle acque del fiume Vezza un’enorme trota. Un evento davvero eccezionale, tanto da essere ricordato con un cippo anche in località Ruosina, nel punto dove sarebbe avvenuta la pesca.

Attorno ai pescatori aleggia la fama di raccontare le loro prede attraverso la lente d’ingrandimento ma la scultura, assieme ad altre testimonianze storiche, viene da sempre ritenuta una fedele e oggettiva dimostrazione di quella pesca effettivamente straordinaria, dato che la trota pesava ben 13 libbre fiorentine equivalenti a quasi 4 chili e mezzo.

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