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venerdì, Novembre 22, 2024

Il restauro del Volto Santo occasione per ricordare il ritratto della sacra effige realizzato da Massimo Micheli

Mentre la sacra effige del Volto Santo viene restaurata nella cappella del Duomo di San Martino a Lucca, dove prima era collocata la monumentale Ilaria Del Carretto di Jacopo Della Quercia, l’ultimo dipinto in cui viene ritratto risale al 1981 e porta la firma di Massimo Micheli (1936/2015); pittore viareggino, ma lucchese di adozione avendovi insegnato dal 1968 al 1997 nella sezione Accademia del locale Liceo Artistico Statale. Si tratta di una tempera su tela di cm. 100 x 70.

Nel 1982 l’allora Arcivescovo di Lucca monsignor Giuliano Agresti – in occasione del XII centenario di questa lignea sacra effige – volle che questo dipinto diventasse il manifesto delle celebrazioni che vennero indette per l’occasione. Ne vennero anche stampati 50 mila poster fra policromi e monocromi oltre ad un gran numero di cartoline. Un dipinto, quindi, che è stato conosciuto in tutta l’Arcidiocesi di Lucca e non solo.

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Ovvio che rispetto alle immagini iconografiche dei secoli scorsi, quella di Massimo Micheli rifugge da una tradizione che voleva il Volto Santo ripreso di fronte, come quando uno lo guardava entro la cappellina di Matteo Civitali e lo guarderà a restauro ultimato. Testimonianza degli anni che passano e immagine corrispondente alla visione pittorica dell’autore che, a parte questa famosissima, è presente nelle altre numerose opere non soltanto di carattere religioso.

Massimo Micheli

Ma fra le prime ci sembra opportuno ricordare la grande Croce, eseguita a tempera, che a Viareggio arricchisce la chiesa della Resurrezione nel quartiere Varignano. Poi il “Buon samaritano”, affresco di 30 mq. che nella sede storica della Misericordia in via Cavallotti, domina la Sala Consiliare dell’Arciconfraternita. Senza considerare infine le opere che, sempre a Viareggio, sono collocate nelle chiese di Sant’Andrea (compreso il ritratto di S. Antonio Maria Pucci), dell’Istituto Sacro Cuore (ex poveri vecchi) e di Bicchio dove ha dipinto la lunetta esterna sopra l’ingresso della chiesa. Inoltre abbiamo i ritratti di tre Arcivescovi che nell’ordine si sono succeduti a Lucca, e cioè Antonio Torrini, Enrico Bartoletti e Giuliano Agresti che sono collocati della Sala della Curia. Qui avrebbe dovuto essere collocato anche quello di Papa Giovanni Paolo II, dipinto nel 1989 in occasione della sua visita a Lucca, ma trovasi in Vaticano perché qui donato dalla stessa Curia.

Nel 2011 la moglie Cristiana Vettori e il figlio Simone licenziarono alle stampe con “Alinea Editrice srl” di Firenze un prezioso volume contenente moltissime fotocolor delle opere di Massimo Micheli, con prefazione del figlio e testimonianze di chi lo ha conosciuto e apprezzato il suo lavoro. Infatti al di là di quanto citato, molte sue opere sono collocate nelle principali città italiane, nonché a Parigi, Liverpool e Tangeri.

Ricordare oggi Massimo Micheli nel momento in cui il Volto Santo è nelle mani dell’Istituto delle Pietre Dure di Firenze per un suo completo e radicale restauro, dopo che per tanti secoli nessuno aveva avuto il coraggio di metterci le mani, quanto meno ci è sembrato doveroso perché è stato l’ultimo pittore a ritrarne le sembianze in una posa, come si è detto, non tradizionale.
Mario Pellegrini

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