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giovedì, Novembre 14, 2024

“Siena, la sua banca e una scomoda verità”. Il libro di Tommaso Strambi che ricostruisce il caso David Rossi

Appuntamento con uno dei misteri italiani lunedì 24 aprile alle 18 nel Giardino d’Inverno di Villa Bertelli a Forte dei Marmi, dove Tommaso Strambi, capocronista di Qn-La Nazione di Viareggio presenterà il suo libro “Siena, la sua banca e una scomoda verità. Chi ha tradito David Rossi” di Baldini+Castoldi. L’autore dialogherà con il giornalista Enrico Salvadori.

Fu suicidio o omicidio la morte di David Rossi il 6 marzo 2013 volato giù da una finestra di Rocca Salimbeni a Siena? Tommaso Strambi, al tempo, era capocronista della redazione senese del quotidiano e di Rossi era amico e con lui, d’estate e d’inverno, all’alba, correva lungo le strade della città toscana. Pagina dopo pagina, racconta una Siena scossa dalle tante inchieste esplose in quegli anni (da quella sul dissesto nei bilanci dell’Università a quella sulle elezioni per il rettore, da quella sull’aeroporto di Ampugnano a quella sui conti dell’Asl, fino a quelle sul Monte dei Paschi). Capitolo dopo capitolo, con il taglio dell’inchiesta giornalistica, ma con la scrittura del romanzo, l’autore si addentra nei vicoli medievali e nei crocicchi antichi di Siena e ci aiuta a comprendere una città complessa e diffidente, difficile da scrutare.

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Ne esce un ritratto collettivo, che Strambi tratteggia con lucidità e con equilibrio, ma anche con la sagacia di chi non si accontenta dello storytelling conformista. “Io non penso nulla”: l’avvocato Giuseppe Mussari, ex presidente di Banca Mps, è perentorio davanti ai componenti della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte dell’ex manager senese. Quasi agnostico quando gli chiedono che idea si è fatto sul decesso di Rossi, che l’ex banchiere aveva voluto accanto a sé come capo della comunicazione prima alla Fondazione Mps e successivamente in banca perché “era il più bravo di tutti”. Erano amici. E che amici. Poi, commuovendosi, dice: “Per capire cosa è successo bisogna tornare a quei giorni, a quel clima d’odio che si respirava a Siena”.

Un’atmosfera di sospetti e recriminazioni, di accuse e di delazioni, di monetine che, come per Craxi vent’anni prima fuori dall’Hotel Raphael, non mancarono nel febbraio del 2013 quando l’avvocato Mussari arrivò a Palazzo di Giustizia per essere interrogato. Il libro, dunque, racconta la storia di quegli anni, di quel clima, attraverso gli appunti, i ricordi di riunioni e incontri vissuti in prima persona, ma anche con documenti inediti.

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