Le nuovissime generazioni della provincia di Lucca sono profondamente legate ai luoghi in cui vivono; ma ragazze e ragazzi si dimostrano anche più europei degli adulti che li circondano; più della media degli italiani e dei cittadini del Vecchio Continente: in provincia di Lucca, la fiducia degli studenti nell’Unione Europea si attesta oggi al 48%. Si tratta di una percentuale superiore di 8 punti rispetto al dato della popolazione italiana maggiorenne.
L’indagine, condotta dall’Istituto di Ricerche Demopolis, in occasione del progetto “Nice to Meet EU” promosso dalla Provincia di Lucca, fra gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado tra i 15 ed i 19 anni, racconta di nuove generazioni che fanno la differenza, per un inedito mix di adesione a riferimenti tradizionali e di contestuale emancipazione dagli schematismi di percezione del contesto europeo. Risulta emblematico un dato fra gli altri: interrogandosi sugli aspetti più importanti dell’Europa Unita, gli studenti lucchesi non indicano il mercato comune europeo, non la libera circolazione di persone, merci e servizi, dato preponderante fra gli adulti; il fattore che ritengono più importante è la pace fra gli Stati membri negli ultimi decenni.
Un’anteprima dei risultati dell’indagine è stata presentata oggi a Lucca da Sabrina Titone, ricercatrice dell’Istituto Demopolis, in occasione della Festa dell’Europa.
I punti di riferimento dei più giovani
Credono nella famiglia (87%), confidano nelle passioni personali (82%) e nell’amicizia (80%). Di contro, solo poco più della metà degli intervistati considera il lavoro fra le cose importanti della vita, 13 punti sotto l’aspirazione a “carriera e successo”, che la “tarda modernità” ha dimostrato essere indipendenti dal tradizionale impegno lavorativo. È questa una delle più evidenti mutazioni nel pantheon valoriale delle nuove generazioni individuato dall’indagine dell’Istituto Demopolis. La famiglia si dimostra variabile cardine per la vita dei più giovani, anche per la sua funzione di inesausto paracadute, mentre l’amore (75%) – nella fascia 15-19 anni – è superato dall’amicizia (80%). Del resto, proprio il rapporto con i pari è la principale dimensione di soddisfazione per le nuove generazioni (63%), più ampiamente citato rispetto alle relazioni familiari (49%), alla gestione del tempo libero (40%), alla vita sentimentale (35%) e scolastica (33%).
Adesione alla prospettiva europea e sensibilità delle nuove generazioni lucchesi
Anche in virtù di un radicato senso di appartenenza all’Italia delle nuove generazioni e di una altalenante ma ampia soddisfazione per le qualità del vivere nel Bel Paese, oggi appena 3 giovanissimi lucchesi su 10 preferirebbero vivere in un altro Stato. Ma solo una minoranza sparuta esclude la possibilità di sperimentare la vita fuori confine: al 77% degli studenti della provincia di Lucca, intervistati dall’Istituto Demopolis, piacerebbe fare un’esperienza di studio in un Paese europeo, ad esempio con il progetto Erasmus.
Si tratta di generazioni nate e cresciute in una consolidata prospettiva comune europea, che non mettono in discussione il progetto comunitario e nutrono una fiducia nell’istituzione assai più radicata rispetto agli adulti. La fiducia degli studenti nell’Unione Europea si attesta oggi in provincia di Lucca al 48%: si dimostrano anche più europei degli adulti che li circondano; più della media degli italiani e dei cittadini del Vecchio Continente. Sebbene le dimensioni problematiche del progetto europeo siano percepite dall’interezza del campione, resiste un segmento di europeisti convinti, pari al 15% degli intervistati. A questi si aggiunge la maggioranza assoluta dei ragazzi (53%) che non mette in dubbio l’UE ma si definisce critica su alcune delle attuali politiche comunitarie. Si dichiara anti-europeista appena il 2%.
L’individuazione da parte delle nuove generazioni degli aspetti più importanti dell’Europa Unita negli ultimi decenni segna il vero spartiacque generazionale, rilevato dall’indagine Demopolis in provincia di Lucca. In un contesto di inedita fragilità internazionale, con un conflitto in corso nel cuore del Vecchio Continente, gli studenti intervistati individuano nel progetto comune europeo il gran merito di aver garantito la pace tra gli Stati membri. Oltre il 45% cita anche l’importanza di una mobilità amplificata per studio e lavoro, anche grazie al progetto Erasmus. Il 40% ricorda il Mercato Unico, la libera circolazione di persone, merci e servizi.
Quali dovrebbero essere le sfide dell’UE secondo gli studenti lucchesi
Dal microcosmo della provincia di Lucca si sbozzano i profili di nuove forme di cittadinanza che esordiscono fra i più giovani: una cittadinanza ecologica ed europea, che risarcisca il vissuto quotidiano di incertezza e rispristini dinamiche prospettiche e costruttive per il futuro. L’indagine dell’Istituto Demopolis ha analizzato le aspettative che i più giovani nutrono rispetto alle istituzioni comunitarie. Secondo gli studenti della provincia di Lucca, l’Unione Europea dovrebbe impegnarsi maggiormente nell’immediato futuro nella tutela dell’ambiente (68%) e nella riduzione di disuguaglianze e povertà (63%). Sempre nell’auspicio di amplificare le dinamiche di sviluppo sostenibile, i ragazzi vorrebbero anche si puntasse di più alle energie rinnovabili (53%).
Nota informativa
L’indagine demoscopica, preceduta da una fase qualitativa, è stata condotta dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, nell’ambito del progetto Nice to Meet EU promosso dalla Provincia di Lucca, dal 26 aprile al 4 maggio 2023 su un campione ragionato di 615 studenti tra i 15 e i 19 anni delle scuole superiori della provincia di Lucca. Coordinamento di Pietro Vento, con la collaborazione di Sabrina Titone e Giusy Montalbano.