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sabato, Novembre 23, 2024

“Il Manifesto Cubano”, in mostra la collezione Paiotti. Un tuffo nella cultura caraibica: arte, poesie e musica

Molto attesa, nell’ambiente artistico, la mostra dedicata a “El Cartel Cubano” (cioè “Il Manifesto Cubano”) rappresentata da una selezionata parte della Collezione di Mario Paiotti che la figlia Amanda ha amorevolmente conservato e implementato nel tempo. Mario Paiotti, grande industriale del lapideo della zona apuo-versiliese purtroppo scomparso nel 2020, è stato protagonista con Erminio Cidonio, Vando D’Angiolo e altri negli splendidi momenti scultorei degli anni Sessanta/Settanta, soprattutto presso gli spazi della Società Henraux di Querceta, in provincia di Lucca.

Nomi quali Henry Moore, Isamu Noguchi, Pietro Cascella, Branko Ružić, Maria Papa, Émile Gilioli e altri vi hanno lavorato, con una storia fissata in molte pubblicazioni quali, ad esempio, “Lavorare il Marmo Arte Artigianato Industria” (2008) e la rivista di design architettura e scultura “MARMO 1-5”.

La mostra su “El Cartel Cubano”, accolta negli ampi spazi del Museo “Ugo Guidi 2” aperto da poco più di un anno e che si va facendo apprezzare a vasto raggio per la qualità delle esposizioni, le continue presentazioni di libri e incontri di varia tematica, è concentrata nel mese di maggio dal 19 al 21 e dal 26 al 28, e a giugno il 3 e 4, orario a ingresso libero 17-19, con inaugurazione il 19 maggio 2023 alle ore 18 e 45, tra l’altro con recita di liriche del poeta cubano José Martí da parte di Marilena Cheli Tomei e un accompagnamento musicale e concerto dal vivo di musica cubana con “Francesco Birardi y Contrabanda”.

Per l’esposizione è stato realizzato un esaustivo catalogo/documento avente anche vari patrocini e un gradevole video per la pubblica fruizione nel corso dell’esposizione, ma che verranno poi opportunamente veicolati. 

Promotrice della mostra è Amanda Paiotti, figlia di Mario, anche curatrice assieme a Emanuela Manfredi. Amanda, nel presentare questa raccolta che fa ulteriormente conoscere un originale periodo della grafica del secolo scorso, firmata da abilissimi e noti artisti/grafici e connesso alla storia di Cuba, dei suoi colori e al turismo e al cinema, ha affermato che “vuol essere non solo un tributo a mio padre” (n.d.r., che ben conosceva l’isola caraibica come mezzo mondo per l’attività specifica del marmo), “ma anche il condividere con il pubblico questo arcobaleno di colori e di grafica eccelsa con cui gli autori cubani ci hanno deliziato…”.

Non sono meno significative le parole di Emanuela Manfredi: “Il parlare del cartel è come il parlare della “pop art cubana”, un’arte fortemente legata al proprio territorio nazionale…”, né quelle del critico d‘arte e scrittore Lodovico Gierut che nel rammentare Paiotti ha sottolineato l’importanza anche storica delle serigrafie cubane.

Puntuali dunque gli interventi in catalogo, oltre che di Amanda Paiotti, Emanuela Manfredi e di Lodovico Gierut, anche quelli di Mario Locatelli, Clara Mallegni e Vittorio Guidi facenti parte di un affiatato gruppo che sta dando un forte contributo per il consolidamento culturale della zona massese: “Il Manifesto Cubano” ne è tangibile prova grazie alla quale la città di Massa apre le porte a successivi e già attesi incontri.

Info: amanda.paiotti@gmail.com  ; www.amandapaiotti.it

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