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sabato, Settembre 21, 2024

Arte contemporanea nell’antica chiesa. Ecco la mostra site specific “Anatomia dei luoghi” di Michele Chiossi

Ci sarà tempo fino a domenica 25 giugno per visitare la mostra “Anatomia dei Luoghi. Opere di Michele Chiossi” a cura di Lorenzo Belli esposta nello Spazio Cappella Marchi a Seravezza, che raccoglie alcune opere recenti dell’artista concepite appositamente per lo spazio settecentesco di questa chiesa sconsacrata. Inaugurata lo scorso 17 giugno, si tratta del primo appuntamento della stagione artistica 2023 dello Spazio Cappella Marchi, gestito da Alkedo aps, una associazione che si contraddistingue per il dialogo tra ambientazione classica e nuovi linguaggi dell’arte contemporanea.

Michele Chiossi è uno scultore che rispecchia perfettamente questa linea. Vive e lavora fra Forte dei Marmi e Milano, ed è presente con le sue opere dalla fine degli anni ’90 in prestigiose collezioni pubbliche e private. Un’artista la cui ricerca è caratterizzata da continue analisi sugli stati d’animo che segnano il quotidiano decodificando soggetti iconici e classicità contemporanee.

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L’insieme delle cinque opere proposte nella Cappella Marchi si possono riassumere in un omaggio alla patrona della sua città nativa, Santa Zita, a cui la popolazione lucchese è devota sin dal 1200. La santificazione è legata al suo miracolo più famoso ovvero la trasformazione del pane per i poveri in fiori. Ed è proprio a questo miracolo che si ispira l’opera dal titolo Zita in cui la Santa è rappresentata in formato scultoreo, in una delle tradizioni lucchesi, la torta di erbi, o torta coi becchi. Un dolce che viene annualmente preparato il giorno della ricorrenza della Santa il 27 aprile. Chiossi inserisce questo elemento popolare della tradizione lucchese, rivisitandolo artisticamente con una fusione in ottone.

L’opera è poi arricchita da una composizione floreale come una corona dorata cinta da nastri che la guarniscono. In questo modo sembra quasi liberarsi in aria congiungendo la terra ed il cielo, il terreno ed il sacro. Stesso discorso per altre due opere Lily Nike e Peace floating, adagiate sui muri della cappella legate al miracolo della Santa e riproducono un fiore, il giglio, simbolo di saggezza e di sincerità, e un ramo d’olivo che attesta la fine del castigo e la riconciliazione di Dio con gli uomini. Completano il percorso espositivo Vanitas Pastiera, una scultura in fusione in alluminio, acciaio e marmi policromi e Cimopolea che rappresenta una candela come simbolo di libertà. 

“Per Chiossi l’arte è una ricerca sociale ed estetica – spiega il curatore Lorenzo Belli -, una celebrazione della storia che parte da una scomposizione quasi anatomica delle tradizioni di determinati luoghi a lui cari. Le sue creazioni sono oggetti atemporali e universali al tempo stesso perché porta avanti una ricerca che ha al centro l’uomo e la tradizione misurabile secondo standard di modellazione moderna che attualizzano e rendono riconoscibili i segni, le abitudini e i costumi”.

La mostra, organizzata in collaborazione con la Fondazione Terre Medicee e il Patrocinio del Comune di Seravezza, si può visitare ad ingresso libero tutti i giorni fino al 25 giugno 2023 dalle ore alle ore 18.30 alle 20 e sarà accompagnata dal testo del curatore Lorenzo Belli.

Lo Spazio Cappella Marchi, presso la chiesa della Madonna del Carmine, si trova in via G. Lombardi 38 a Seravezza.  Info: www.michelechiossi.com

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