Si è tenuto, nei giorni scorsi, un significativo incontro che il Rotary Club Viareggio Versilia ha voluto dedicare al Rotaract, la sezione giovanile del Rotary. Un incontro fortemente voluto dal suo presidente Bruno Ulisse Viviani in virtù del rapporto che lui stesso è riuscito ad instaurare con i giovani rotaractiani del club versiliese.
“Ho voluto fortemente questa serata – ha dichiarato Viviani – perché credo che sia il modo migliore per ringraziare i ragazzi per tutto quello che hanno fatto per il loro club, ma anche per il supporto e la vicinanza al nostro Rotary. Chi mi conosce sa che, anche nella mia vita professionale, ho come punto di riferimento i giovani, ho sempre cercato di valorizzare le loro capacità e sono convinto che non solo nel Rotary, ma nella società se un ruolo primario in futuro lo avranno i nostri i ragazzi ci sarà per tutti noi un mondo migliore”.
I ragazzi, grazie alla brillante conduzione del Prefetto del Rotaract Luca Mercatanti hanno spiegato alla platea che cosa è il Rotaract e quale importanza riveste nella loro vita cambiandola e rendendola migliore.
“Il Rotaract è una associazione non molto conosciuta e spesso vista un po’ come una cosa esclusiva e di élite ma non è affatto cosi – ha chiarito la neo presidente Noemi Sciangula – la nostra è un’associazione mondiale di giovani dai 18 ai 35 anni, si possono trovare tante definizione del Rotaract ma che non permettono di capire quale è il cuore del Rotaract: la formazione. In un club come questo si cresce tantissimo perché tutti noi siamo messi davanti a prove continue, impariamo a confrontarci con gli altri, ad esporre le nostre idee, a creare ed organizzare eventi, insomma ci si sente coinvolti e parte di una grande comunità. È soprattutto un’opportunità per crescere, un’esperienza che migliora la nostra vita sia dal punto di vista professionale, ma soprattutto umano. Grazie al presidente Viviani per averci regalato questa serata, che tengo a sottolineare nessuno aveva mai fatto prima”.
Ospiti della serata Simona De Vita e Stefano Pezzini dell’Associazione il sorriso di Elisa che hanno prima ascoltato il racconto dei rotaractiani e poi si sono presentati parlando dei loro progetti, lasciando i ragazzi fortemente colpiti dalla loro storia (hanno perso la loro unica figlia Elisa a soli 20 anni in un incidente stradale) e dalla loro forza tanto da pensare di realizzare qualche evento insieme.
