Domenica mattina, al sacrario “Reduci Patrie Battaglie” del cimitero di Pietrasanta, autorità civili, militari e religiose hanno ricordato i caduti del 24 giugno 1859, nella battaglia combattuta sulle colline tra San Martino e Solferino.
Dopo gli onori resi ai vessilli di Europa, Italia e Francia, la cerimonia è proseguita con la deposizione della corona di alloro e gli interventi istituzionali: “Questo giorno è stato cruciale per la liberazione del nostro Paese dagli austriaci – ha sottolineato l’assessore Ermanno Sorbo, in rappresentanza dell’amministrazione comunale – e per iniziare a costruire quella libertà di cui, ancora oggi, tutti noi possiamo godere. Vi sono grato per essere qui oggi ma faccio anche un appello: dobbiamo, ognuno per la parte che ci compete, riuscire a coinvolgere i più giovani, a renderli partecipi di questi eventi storici perché senza memoria non c’è futuro”.
Dopo l’amministratore, sono intervenuti il colonnello Mariano Marchetti e l’onorevole Carlo Carli; la cerimonia si è conclusa con la benedizione del sacrario da parte di mons. Stefano D’Atri. La battaglia, fra le più cruente della storia e dove anche Pietrasanta pagò un altissimo tributo di vite, soprattutto di giovani volontari al fianco degli eserciti franco-piemontesi, è ricordata come l’evento che ha ispirato la nascita della Croce Rossa Internazionale.