Dopo i bombardamenti di questa notte alla città di Leopoli è ancora più forte il messaggio del “no” alla guerra dell’artista Emanuele Giannelli che, proprio una settimana fa, insieme al sindaco di Leopoli e davanti a giornali e TV inaugurava l’installazione Mr. Arbitrium accanto al Teatro dell’Opera della città ucraina perché anche l’arte non vuole tacere di fronte alla guerra.
Mr. Arbitrium il gigante di Emanuele Giannelli è in Ucraina grazie all’accoglienza della città di Leopoli (Lviv) e del suo sindaco Andrij Sadovyj, che ha fortemente voluto l’opera di Emanuele Giannelli. Portare e installare un gigante in Ucraina in tempo di guerra non è stato facile, ma è stato possibile grazie all’imprescindibile sostegno di Tetyana Khabibrakhmanova, responsabile della Cooperazione internazionale della città di Leopoli e di Markian Malskyy già presidente della Regione di Leopoli e importante figura politica e istituzionale ucraina.
Il progetto, ideato da Rosi Fontana e supportato in pieno dall’artista Emanuele Giannelli, è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione Terre Medicee, della Città di Seravezza, della Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana e di Davide Monaco, che hanno dimostrato una grande sensibilità e generosità nei confronti di un evento realizzato senza scopi di lucro ed esclusivamente per dire no alla guerra in Ucraina.
Accolta con grande enfasi dalla stampa ucraina, l’installazione di Mr. Arbitrium a Leopoli è stata un vero e proprio evento mediatico che ha riempito le pagine di cronaca dei giornali, delle radio e delle TV.
“Mr. Arbitrium – spiegano i promotori dell’iniziativa – , così come concepito da Emanuele Giannelli, ha come caratteristica quella di essere una figura nell’atto di SPINGERE e SOSTENERE al contempo. Per questa sua peculiarità è stato scelto per portare un messaggio di speranza in Ucraina. Il gigante, alto cinque metri e mezzo, che tanto ha fatto già parlare di sé, è in Ucraina per SOSTENERE il popolo e il paese in questo tempo di dolore e di sofferenza e SPINGERE via la guerra, per lasciare posto alla pace e alla ricostruzione”.
“Mr. Arbitrium è un colosso – proseguono – , una figura possente, vigorosa, colta nell’attimo di compiere un grande sforzo fisico, spingere e sostenere, che poi è proprio qui la sua emblematica grandezza: protendersi al contempo in due azioni risolute”.
“Questa figura – sottolineano – , che rappresenta l’umana volontà di determinarsi di fronte agli eventi, è come il popolo ucraino in questo drammatico periodo di guerra: capace di sostenersi senza sosta nel momento più difficile e con la ferrea volontà di spingere indietro il nemico”.
Inoltre, “Lviv, con il suo straordinario patrimonio storico-artistico, è la capitale culturale dell’Ucraina: per questa ragione è Leopoli la città alla quale è stato destinato questo progetto il cui intento è soltanto quello di parlare di pace, di portare uno spiraglio di speranza e un raggio di luce nella nera cortina della guerra che ha colpito il cuore dell’Europa. La cultura e l’arte, come linguaggio universale, vogliono partecipare alla crisi dell’Ucraina portando il proprio tangibile supporto con Mr. Arbitrium: una scultura capace di trasmettere forza ed energia in coloro che lo osservano”.
“Sono molto felice che Mr. Arbitrium sia stato posizionato accanto al Teatro dell’Opera di Lviv – ha dichiarato Emanuele Giannelli – , mi piace molto pensare che Mr. Arbitrium sostenga l’arte, la storia e la cultura ucraina, ma non solo, desidero che il mio progetto sia anche un vero sostegno per gli artisti, i musicisti, gli attori e tutte le personalità della cultura e delle arti del Paese, e penso a quanti artisti ucraini siano morti, stiano soffrendo o non possano lavorare ai loro progetti culturali donando la bellezza del pensiero al loro paese e al mondo intero. In questo momento vorrei essere ascoltato non come artista italiano ma come artista europeo, con la speranza che l’Ucraina entri al più presto a far parte della Comunità Europea. Mr. Arbitrium oggi è qui e mi piace pensare che il mio gigante sia l’immagine del sostegno che tutto il mondo vuole dare agli ucraini. Mi auguro che l’arte divenga anch’essa una voce forte e chiara contro questa guerra che spero possa finire al più presto.”
“Da quasi vent’anni collaboro con l’Ucraina e le sue istituzioni – ha sottolineato Rosi Fontana all’inaugurazione dell’installazione a Leopoli – . In questo lungo tempo ho imparato ad amare l’Ucraina, che sento come una seconda patria, e gli ucraini, un popolo generoso e amabile. Con grande sofferenza ho assistito allo scoppio della guerra e fin dal primo momento ho desiderato fare qualcosa per supportare il Paese. Quasi otto mesi fa ho pensato ad un progetto culturale che potesse portare un messaggio importante all’amata Ucraina, così ho subito pensato a Mr. Arbitrium, simbolo di forza e resilienza, e devo ringraziare Emanuele Giannelli perché ha accolto subito con grande entusiasmo l’idea di portare in Ucraina il suo gigante. Il mio desiderio, attraverso questo progetto, è di abbracciare tutti gli ucraini e dire loro: siamo con voi, anche l’arte e la cultura vi sostengono e ci auguriamo che Mr. Arbitrium sia un grande messaggero di pace, ci auguriamo che la sua presenza possa essere di conforto a tutti.”
EMANUELE GIANNELLI – BREVE BIOGRAFIA
Vive da lungo tempo in Versilia. Nato a Roma nel 1962, dopo aver studiato a Carrara – dove nel 1984 si diploma in scultura con il massimo dei voti – sviluppa la propria creatività a contatto con il mondo artigianale della grande scultura contemporanea, sperimentando materiali e tecniche con indomita curiosità e sapienza manuale.
Dai tempi dell’Accademia, Giannelli persegue un linguaggio figurativo che pone al centro dell’opera l’anatomia mutante, incosciente ma anche libero rispetto agli andamenti linguistici internazionali. Nelle proprie sculture persegue un’ossessione, come accade quando un artista dimostra veggenza e gestione del talento. Va avanti per cicli che, volta per volta, aggiungono un tassello ad un proprio ed originale codice ipergenetico della scultura.
Giannelli affronta il mondo attraverso la duttile elasticità del corpo umano, il gesto semantico e dilatazioni e compressioni muscolari. Plasma archetipi che mescolano citazioni e somiglianze, atmosfere filmiche e pressione letteraria. Senti che quei corpi potrebbero essere il nostro futuro o il passato di popolazioni aliene: umano troppo umano, ma anche alieno quasi umano e viceversa. Nelle sue opere, ad elevata drammaturgia, ora singole ora moltiplicate per gruppi scultorei propone un lungo racconto sui destini segnati ma anche immaginati dell’umanità silente, diviso per fermate emozionanti e sensoriali, con installazioni che diventano quinte di un teatro vivente e stranamente immobile, bloccato nell’istante in cui l’artista ha fermato il suo sguardo, cogliendo l’attimo ideale, il momento d’equilibrio raggiunto.