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venerdì, Novembre 22, 2024

I voti di Sgarbi ai ministri: promossi e bocciati. “Vannacci, libro di buonsenso”. Ispettori al Belvedere Puccini

Protagonista dell’appuntamento di ieri del ciclo “Gli Incontri del Principe”, al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio, è stato il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. Il critico d’arte indossava il vestito tradizionale di Arpino (località in provincia di Frosinone di cui è sindaco) con il quale aveva aperto poche ore prima il corteo storico in occasione della 52ma edizione del Gonfalone, la sfida tra le contrade della cittadina con giochi tradizionali. Nella sfilata Sgarbi interpretava un personaggio ispirato alla figura del brigante De Cesaris, soprannominato “Chiavone”, indossando appunto un costume tipico della Ciociaria.

“Siamo qui al chiuso, mi scuso con le moltissime persone che sono rimaste fuori”, ha detto Stefano Zurlo, introducendo l’incontro con Vittorio Sgarbi. Circa 100 persone non hanno trovato posto in sala e sono rimaste fuori. Sgarbi ha poi preso la parola: “Sappia il sindaco di Viareggio che tutti i giorni i miei ispettori saranno a vedere come stanno distruggendo il belvedere Puccini. Può immaginare di fare cose come queste contro di te o contro il buonsenso? Sarò fiscale. Perché si eviti di distruggere ancora qualcosa, nonostante abbia fatto correggere il progetto, tutti i giorni manderò un ispettore. Se lui usa le sue misure con te io le uso con lui, come mio diritto o dovere”.

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Ecco una serie di affermazioni di Vittorio Sgarbi, che, ha fatto anche il gioco delle pagelle al Governo Meloni.

Voto a Crosetto 4, Tajani è ancora ministro?

Diamo un voto ai ministri, ha chiesto Zurlo: Crosetto? “Dieci”. Tradotto? “Quattro”. Sangiuliano? “Dieci”. Che rimane 10? “Otto”. Giorgetti? “C’è ancora Giorgetti? E’ stato assorbito dalla Meloni, è stato melonizzato, è un po’ sommerso dall’attivismo della premier, sette”. Tradotto? “Cinque”. Tajani? “Non me lo ricordo, è ministro di cosa?”. Casellati? “Presidente del Senato? È ministro delle riforme, non si è vista una riforma, una grande discrezione, la riforma deve essere indolore quindi ottimo, 10”. Voto alla Schlein? “Dieci”. Tradotto? “Due”. Salvini? “Mi pare che sia bravo, se c’è da sistemare una strada o un ponte io lo chiamo”. Meloni? “Mi pare particolarmente brava, è stata tenace e determinata”.

Il primo Novecento è occupato da Giolitti e Mussolini

“Nel primo Novecento lo spazio è occupato da Giolitti e Mussolini. Giolitti ha trovato un’Italia che non esisteva. Mussolini ha fatto una Nazione, poi ha sbagliato l’alleanza ed è finto come il male assoluto, lasciando però un’Italia che sul piano monumentale denuncia che aveva visto quello che non ha visto tutto il mondo democristiano, che ha distrutto l’Italia. L‘architettura fascista c’è, quindi una visione l’ha dimostrata”.

I direttori stranieri dei musei se ne andranno
I direttori stranieri dei grandi musei “adesso se ne vanno. Siamo arrivati noi e se ne vanno loro. Perché devo mettere un direttore straniero agli Uffizi? Si è mai visto uno straniero al Louvre? I simboli sono i simboli. È una stagione finita. Brera sicuramente quello che c’è non ci sarà più, a Firenze quello che c’è non ci sarà più, a Napoli quello che c’è non ci sarà più. Non lasceranno traccia”.

Ferragni influencer per i musei è stata una buona intuizione
“La Ferragni” come influencer per gli Uffizi “è stata una buona intuizione, appartiene all’immaginario dei ragazzi, se suggerisce un quadro ha una sua efficacia e non ci vedo niente di male”.

Gpa? Non è che hai il diritto alla paternità
“Tutti noi abbiamo amici omosessuali, gli vogliamo bene e sono simpatici. Fare i bambini con l’utero in affitto. Io e te ci sposiamo, cosa improbabile, poi vogliamo un bambino come volere un cagnolino, prendiamo una donna, la facciamo mettere incinta, ma che roba è? Non è che hai il diritto alla paternità, la paternità e la maternità sono legate a un rapporto fra un uomo e una donna che fanno i figli”.

Miss Italia nera non era miss Italia
“Fui il primo a dire che quella miss Italia nera era una bella ragazza ma, dissi, non è miss Italia, cioè, l’Italia ha una identità che è quella che vediamo qui. Un nero che è fra noi appartiene al suo mondo ed è da noi integrato”.

Sgarbi, io sessista? Sono maschilista
“Al Maxxi ho detto 4 o 5 cose e sono diventato sessista. Ma cosa vuol dire? Io sono maschilista come ci sono le femministe. Ma sessista cos’è? Uno che ha il sesso nel cervello? Può anche essere una donna. Sessista non è una parolaccia, è un’ossessione”.

Libro di Vannacci pieno di buonsenso, come il Papa
Sul caso Vannacci “Crosetto mi ha risposto infastidito, ha detto farneticazioni, io diversamente da lui, che si è pronunciato su frasi citate da Repubblica, un giornale infido, ho chiamato Vannacci, mi sono fatto mandare il libro, che è pieno di cose di buonsenso legate allo stesso pensiero di Papa Francesco, che può guardare con misericordia e comprensione gli omosessuali, ma è contro le unioni gay. Il generale Vannacci è contro le unioni gay, non vedo perché non lo può scrivere”.

Sgarbi, libro Vannacci è pedante ma mai volgare
Il libro di Vannacci “è a volte pedante, ma non è mai volgare. Ho conosciuto Pasolini e lui ci teneva a essere chiamato diverso. Anche io non ci tengo a essere chiamato normale, non sono affatto normale. Oggi l’omosessuale vuol essere normale, ed è normale. Ma quando tu dici normale, parola che non si può pronunciare, dici quello che fa la maggioranza delle persone. Allora, quanti sono gli omosessuali? Facciamo un inventario degli omosessuali di Viareggio, quanti saranno? Il 5%, il 6%, gli diamo biglietti gratis per andare al teatro, qualunque cosa, ma vogliamo sapere quanti sono, non possiamo fare una legge per una maggioranza che non esiste, lui ha detto che essendo una minoranza sono diversi da una maggioranza che lui chiama normale”.

Il provvedimento di Crosetto è stato il male minore
Sul caso Vannacci “c’è una morale che prevale sulle opinioni che uno può avere, anche sbagliate. Ho parlato a lungo con Crosetto. C’è stato un equivoco, nel senso che, secondo me, il ministro non ha letto subito il libro. Il provvedimento disciplinare secondo me non è stato giusto. Ma sembra che sia stato un percorso perverso per cui mettendosi così chiaramente contro di lui, Crosetto ha limitato i danni dell’azione che poteva venire dalla gerarchia militare. Il male minore, io l’ho mezzo interpretato così”. 

Gli appuntamenti proseguiranno tutta l’estate portando numerosi ospiti per discutere davanti al pubblico di politica, economia, cultura. La rassegna è organizzata in collaborazione con Manila Alfano, autrice del libro “Cent’anni da Principe”. Ricordiamo che stasera è in programma l’incontro con il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

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