Con il pianista Giuseppe Albanese si conclude domenica 27 agosto la Stagione di concerti di Pieve a Elici 2023 che ha visto alternarsi musicisti giovani e di chiara fama, mantenendo quindi quella rara qualità che l’ha sempre contraddistinta sino dal suo esordio, ma che ha raggiunto livelli qualitativi elevatissimi fino all’interruzione per la pandemia.
Giuseppe Albanese è stato capace di far convivere gli studi musicali a quelli classici, tanto da laurearsi in filosofia con il massimo dei voti, la lode e la dignità di stampa della tesi impostata su “L’estetica di Liszt nelle ‘Anneé de Pelerinage”. Poi diventato docente a contratto a soli 25 anni presso l’Università di Messina sulla “Metodologia della comunicazione musicale”. Come è facile constatare le due professioni sono proseguite in simbiosi, tanto è vero che è oggi è docente di pianoforte al Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena. La sua carriera di pianista è comunque proseguita a gonfie vele, perchè a partire dalla vittoria conseguita all’unanimità nel “Premio Venezia” 1997 – vittoria decretata da una giuria presieduta da Roman Vlad – si è sviluppata in un’infinita serie di concerti solistici nel “Metropolitan Museum” e poi nella “Rockefeller University“ e nella “Stenwy Hall” di New York: oltre che essere diretto in concerti con orchestra diretti da James Collon, il massarosese Nicola Luisotti, Jurai Valcua e Daniel Oren (tanto per citarne alcuni).
Nel nostro paese ha suonato in tutte le più importanti stagioni concertistiche, fra cui quelle dell’”Accademia Santa Cecilia” di Roma, della “RAI” di Torino e di tutte le più importanti italiane. Ovvio che dopo la tesi su di un brano di F. Liszt, il compositore austro-ungherese fosse uno dei preferiti nel suo vasto repertorio, cui va aggiunto L. Van Beethoven che, appunto, verrà eseguito a Pieve a Elici con tre delle sue sonate per pianoforte.
Ma ecco nello specifico il programma della serata conclusiva:
- “Sonata per pianoforte n°28 in La maggiore Op. 101”,
- “Sonata per pianoforte n° 3 in Do maggiore Op. 2 n°3”,
- “Sonata per pianoforte n° 23 in Fa minore Op. 57, ovvero la celeberrima “Appassionata”.
Inizio del concerto alle ore 21,15. I biglietti sono acquistabili in loco la sera del concerto, a partire dalle ore 20,15 (intero 12 euro, ridotto 10 euro). Il programma completo della stagione su www.associazionemusicalelucchese.it.
Augurando a questo pianista-filosofo il successi ottenuto dai musicisti che l’hanno preceduto in questa stagione, che possiamo considerare il suo rilancio definivo dopo la pandemia e l’incendio delle colline massarosesi, non è possibile dimenticare quanto è accaduto per la “performance” della pianista che l’ha preceduta domenica passata. Mariangela Vacatello, di cui abbiamo sempre conosciuto l’elevata qualità delle sue esibizioni, tanto da poter dire che è la più brava pianista dopo il fenomeno Beatrice Rana, ha infatti letteralmente incantato il pubblico presente che gremiva al limite della capienza la chiesa monumentale di Pieve a Elici. Perchè nel suo vario e impegnativo programma ha superato se stessa nei tre brani di Alexander Scriabin che hanno costituito il “clou” della serata. Quindi un plauso all’”Associazione Musicale Lucchese” che sta organizzando in prima persona questa stagione di notevole rilievo artistico.
Purtroppo i concerti di Pieve a Elici – come quantità – non stanno raggiungendo per il momento (almeno lo speriamo) il numero prima dell’interruzione, che erano otto invece che cinque. Per la cronaca dobbiamo infine riconoscere che – almeno per quest’anno – il programma è stato possibile comporre con il suggerimento di Marcello Parducci, che per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute, ha dovuto lasciare l’incarico di storico organizzatore.
Mario Pellegrini