Partono dal 10 ottobre il Fondo Transizione Industriale, finanziamento a fondo perduto per la lotta ai cambiamenti climatici, e il nuovo Piano Transizione 5.0: facciamo il punto sugli incentivi previsti.
Alle aziende energivore è riservato il 50% del totale delle riserve del fondo. Modalità e termini di apertura e chiusura dello sportello sono stati definiti con decreto del 30 agosto 2023. Il bando è a graduatoria e non sono ammessi progetti che prevedano aumenti della capacità produttiva oltre il 2%. La domanda deve essere presentata in piattaforma Invitalia entro il 12 dicembre 2023.
Il Fondo per il sostegno alla Transizione Industriale ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo alle politiche U.E. sulla lotta ai cambiamenti climatici. Il decreto per gli incentivi definisce termini e modalità di presentazione delle domande allo sportello telematico con una dotazione importante (300 milioni di euro) operante attraverso una struttura valutativa a graduatoria.
Il Piano Transizione 5.0 rappresenta invece una evoluzione del precedente programma transizione 4.0, e opera per portare a livello più avanzato il processo di transizione ecologica e digitale in cui le imprese italiane sono impegnate. La convergenza di questi due ambiti ha lo scopo di spostare in avanti l’intera operazione: sono messi al centro gli interessi di tutta la comunità che circonda l’impresa: lavoratori, famiglie, ambiente…
Si tratta, concludendo, di provvedimenti di scopo con obbiettivi qualitativi importanti per rispondere ad esigenze generali, rese improcrastinabili dalle vicende vissute recentemente dai territori (Emilia Romagna, Marche, Toscana) che sono da prevenire ed evitare.
Per eventuali approfondimenti le aziende interessate possono chiamare lo Studio ConCredito, tel. 0584 – 393444.
Gianfranco Antognoli .-