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venerdì, Novembre 22, 2024

Attentato dell’11 settembre: in piazza America memoria, amicizia e libertà. Alla cerimonia delegazione di Camp Darby

L’inno degli Stati Uniti e quello di Mameli hanno accompagnato l’alzabandiera con cui si è aperta, in piazza America a Tonfano, la commemorazione dell’attentato terroristico dell’11 settembre alle torri gemelle del World Trade Center di New York, avvenuto 22 anni fa. A Marina di Pietrasanta, davanti al monumento marmoreo “11 settembre 2001”, si sono raccolti il sindaco, Alberto Stefano Giovannetti, con una rappresentanza della giunta e del consiglio comunale; la delegazione di Camp Darby composta dal Maggiore Carlos Calderon, dal Sergente Jeremy Witt e dal Vice capo dei vigili del fuoco Steven M. Gray; i vigili del fuoco i Carabinieri di Marina e la Polizia Municipale di Pietrasanta; l’associazione nazionale Marinai d’Italia – Gruppo Aladino Neri di Seravezza e l’Anpi di Pietrasanta, oltre ad alcuni esponenti delle categorie economiche della riviera e semplici cittadini.

“Oggi ricordiamo uno dei momenti più bui per il genere umano – ha aperto gli interventi il sindaco Giovannetti – un atto vile, che ha provocato la morte di quasi 3000 persone e ha gettato il mondo nella paura e nello sconforto. Ma ricordiamo anche quanti, in quello stesso giorno e nei successivi, diedero tutto, fino alla propria vita, per soccorrere gli altri fra le macerie del World Trade Center. Qui in piazza America, abbiamo il memoriale di Beatrice Fineschi e Marta Gierut che ci ricorda ogni giorno l’11 settembre e quanto i valori di libertà, democrazia, pace e sicurezza non si debbano mai considerare come acquisiti. Abbiamo il dovere di coltivarli in modo perpetuo, come comunità cittadina, nazionale e internazionale”.

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Il primo cittadino ha ricordato l’amicizia che da anni unisce Pietrasanta agli Stati Uniti: dal rapporto di gemellaggio con l’Alabama, attraverso la capitale Montgomery, agli scambi culturali durante il “Sylacauga Magic of Marble Festival” e il “Taste of Tuscany”; fino all’attività artistica, con la statua in marmo di Mary McLeod Bethune, prima donna e prima afro-americana a rappresentare un Paese della Federazione, realizzata dalla scultrice Nilda Comasa Pietrasanta e posizionata al Campidoglio di Washington.

“Vi porto un messaggio di amicizia, profondo apprezzamento e gratitudine – le parole del Maggiore Carlos Calderon – sia per la celebrazione di questa tragica ricorrenza, sia per il forte legame che, da lungo tempo, Stati Uniti e Italia hanno stretto. Oggi ricordiamo un evento triste ma che ha avvicinato ancora di più i nostri due Paesi, grazie all’impegno comune nel lavorare per la democrazia, la pace e il progresso. La grande collaborazione tra le nostre Nazioni è nata molto prima degli eventi dell’11 settembre 2001, quasi 80 anni fa, quando vicende mondiali videro i nostri valori minacciati. Oggi come allora, Stati Uniti e Italia rimangono solidali per proteggere i principi democratici e la libertà: siamo onorati di poter chiamare ‘fratelli e sorelle’ i cittadini italiani e speriamo di rimanere forti nel nostro sodalizio, per un mondo migliore da consegnare alle future generazioni”.

La cerimonia si è conclusa con la consegna, da parte del sindaco, del libro fotografico “Pietrasanta. Sguardi” in omaggio alla delegazione di Camp Darby.

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