14 C
Comune di Viareggio
venerdì, Novembre 22, 2024

Gli industriali: “La filiera corta del marmo non è una minaccia ma una straordinaria opportunità”

Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Fabrizio Palla, presidente della sezione Lapidei di Confindustria Toscana Nord, in merito alle nuove norme regionali sulla filiera corta del marmo.

In Toscana si è innescato il dibattito sul fatto che la Regione impone che il 50% del materiale lapideo estratto venga lavorato in loco, pena il mancato rinnovo delle concessioni per le cave.

- Advertisement -

Come imprese del lapideo dell’area versiliese non vediamo nessuna minaccia nella promozione della filiera corta del marmo. Siamo anzi convinti che la maniera migliore per operare oggi nel nostro settore sia non limitarsi all’estrazione ed esportazione del materiale tal quale, ma generare valore aggiunto per il territorio lavorandolo in loco.

I vantaggi sono evidenti: promuovere la lavorazione in loco del marmo e delle pietre estratti nella nostra area significa creare posti di lavoro; significa mantenere e implementare competenze tradizionali ma declinate in maniera attuale; significa conferire maggior valore a materiali preziosi e quindi potersi permettere di avere un utilizzo più consapevole, con i conseguenti benefici sul piano ambientale.

Da questo punto di vista, il livello minimo del 50% di trasformazione in loco imposto dalla Regione Toscana per il mantenimento delle concessioni è tutt’altro che scandaloso. Non concordo quindi con chi vede nella filiera corta una grave minaccia. Gli imprenditori del lapideo di Confindustria Toscana Nord sono convinti che l’obiettivo sia quello di una crescente valorizzazione della lavorazione all’interno delle aziende del comparto locale. Per quanto ci riguarda, oggi nel nostro territorio versiliese siamo oltre il 65% di lavorazione in loco: un buon risultato che però vorremmo ancora migliorare.

Il marmo è una risorsa non riproducibile e abbiamo il dovere di lavorarla e utilizzarla al meglio: come lapidei di Confindustria Toscana Nord ne siamo consapevoli e, anche al di là delle limitazioni che ci sono imposte dalle normative, siamo sempre più convinti che la strada da seguire non sia solo quella della produzione, ma soprattutto quella della valorizzazione, attraverso la capacità che hanno le nostre aziende di far specificare i materiali nei grandi progetti iconici del nostro tempo.

Il futuro del nostro settore è nel conferire valore a ciò che estraiamo. Più valore per compensare il minor volume: e il valore si crea con la filiera corta.

Related Articles

ULTIMI ARTICOLI