Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico registra ogni anno diverse centinaia di interventi causati da “fungaioli” in difficoltà.
La stazione di Carrara è impegnata da venerdì pomeriggio in un’operazione di ricerca di un cercatore di funghi di 76 anni disperso nel comprensorio di Mommio (Fivizzano). Oggi le operazioni sono proseguite con cani molecolari, elicottero Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e altre associazioni di volontariato e protezione civile. Il disperso è stato ritrovato in tarda mattinata dalle squadre del Soccorso Alpino di Carrara e di Massa. L’uomo era in un torrente, riverso con una gamba incastrata nelle rocce. Cosciente, è stato trovato in stato di ipotermia e poco reattivo agli stimoli. Subito dopo è stato imbarcato a bordo dell’elisoccorso Pegaso 1 per essere portato in ospedale. Il fungaiolo disperso è originario della frazione di Vendaso di Fivizzano ma residente a Massa. Esperto del territorio, si era recato in cerca di funghi con alcuni amici che, non vedendolo tornare, hanno dato l’allarme.
Mercoledì scorsi erano stati i tecnici della stazione di Lucca del Sast a intervenire per soccorrere un cercatore disperso in località Gignano di Brancoli, zona Pizzorne, nel comune di Lucca. Il Soccorso Alpino era stato attivato dalla Centrale 118 Alta Toscana, che è rimasta in contatto telefonico con il disperso. Intorno alle 17.40 la Centrale 118 ha geolocalizzato il cellulare dell’uomo, un lucchese di 78 anni, che quindi è stato rapidamente raggiunto da due soccorritori alpini che l’hanno ritrovato a duecento metri dalla strada in buone condizioni fisiche. Sul posto anche i Vigili del Fuoco. Si è trattato di un intervento all’ordine del giorno per il Soccorso Alpino, che con solo due unità di tecnici ha trovato rapidamente e riportato alla macchina il disperso grazie alla geolocalizzazione effettuata dalla Centrale 118 che è rimasta in contatto telefonico rassicurando l’uomo, che non si trovava lontano dalla strada e che era solamente disorientato.
“Spesso però gli interventi di ricerca e soccorso in queste circostanze si dimostrano particolarmente difficili – aveva spiegato il Sast in una nota in occasione della passata stagione di funghi – , sia per l’individuazione precisa della zona dove il cercatore di funghi è disperso, sia per il successivo recupero. La scivolata va considerata come il pericolo maggiore, mentre non di rado vengono soccorse persone colte da malore, presumibilmente generato da eccessivo affaticamento anche spesso correlato all’età”.
Il Soccorso Alpino evidenziava poi che “i consigli che si possono dare sono pochi”, ma suggeriva contestualmente anche alcune regole di sicurezza per affrontare la ricerca funghi:
- “Lasciare SEMPRE detto dove si è diretti, non andare da soli; evitare cambiamenti di percorso.
- Se in gruppo, non perdere MAI di vista anziani o bambini.
- Cellulare SEMPRE acceso (utile per la localizzazione) e portarsi SEMPRE una batteria di emergenza.
- Portare SEMPRE con sé pila frontale e indumenti impermeabili.
- Calzature da montagna, SEMPRE.
- Portare un telo termico (telo alluminiato o mantellina) per affrontare l’eventuale nottata e per non disperdere il calore.
- Conoscere il territorio, le caratteristiche del terreno; valutare le distanze e i dislivelli da percorrere.
- Se non si è sicuri meglio tornare indietro, preferibile rinunciare che tentare di superare difficoltà superiori alle proprie forze, capacità; evitare di essere colto dall’oscurità.
- Verificare preparazione, allenamento e capacità di movimentazione.
- [Se ci si dovesse perdere, NON MUOVERSI: i soccorsi arrivano sempre e non si sprecano energie che potrebbero servire per affrontare altre ore all’aperto.
- Con gli smartphone di ultima generazione è possibile essere geolocalizzati mediante GPS”.