Finalmente Eugenio Pardini ha avuto giustizia. Questo importante pittore e affreschista viareggino di cui si è quasi perduta la memoria, ma che è ben presente sulla balconata del palazzo comunale, è stato finalmente gratificato con il restauro della sua “Storia di Viareggio”. Questo imponente affresco che lo stesso autore ebbe a restaurare nella parte occidentale – quella più esposta agli agenti atmosferici – poco prima di morire. Solo che, una volta scomparso lui, con il trascorrere degli anni quest’opera di vasto respiro e di grande efficacia descrittiva si era andata gradatamente deteriorando fino quasi a scomparire del tutto, sempre dalla parte lato mare. Per quanto ci riguarda, in più occasioni abbiamo sostenuto che, nell’indifferenza più assoluta, non era possibile far scomparire questo splendido affresco, tanto più che in un’esaustiva sintesi ripercorreva e ripercorre la storia della città, dalle origini a più o meno i nostri giorni. Quindi una testimonianza visiva molto efficace e di facile impatto visivo che la esponeva in maniera sintetica e cento volte più efficace dei volumi che sono stati scritti sulla materia.
Ebbene, “La storia di Viareggio” di Eugenio Pardini è ora ritornata allo splendore originale, sperando che il materiale usato sia quello capace di resistere al tempo, come si addice ad un’opera che in qualche modo da dignità al municipio. A questo punto però ci corre l’obbligo di ricordare che Eugenio Pardini, pittore e affreschista di tutto rispetto, è un artista troppo presto dimenticato – e non è il solo caso – che nella sua vita operativa ha lasciato un segno indelebile, come del resto l’altro affresco eseguito nella sala del Consiglio del municipio di Carrara – questa volta a colori mentre a Viareggio ha usato il bianco-nero come unico colore – dove anche qui si racconta la storia della Resistenza sulle Alpi Apuane. Un lavoro che vinse, fra tanti partecipanti, il concorso internazionale indetto, appunto, da questa Amministrazione al fine di valorizzare quanto fu fatto sui monti sovrastanti la città durante l’occupazione nazi-fascista. Anche in questo caso una sintesi esaustiva di episodi quanto mai importanti per un territorio che ha sempre combattuto contro ogni forma di oppressione.
Eugenio Pardini, artista polivalente, nella sua vita di uomo ed artista è sempre stato ligio ad un discorso pittorico in cui la realtà è sempre stata la sua linea di guida, schivo ad ogni compromesso e senza mai offrirsi all’opinione pubblica come artista alla moda e di facile contato. Non sappiamo se questa presa di posizione sia stata determinante, è un fatto però che dopo la sua scomparsa vissuto una cortina di silenzio è caduta progressivamente sul suo importante operato. Crediamo quindi che rinverdire la sua “Storia di Viareggio” possa rappresentare un nuovo trampolino di lancio e quindi una rivalutazione anche delle sue opere pittoriche che di sicuro adornano molte abitazioni viareggine e non solo.
Auspichiamo pertanto che dopo il suo ritorno sulla balconata del Municipio di Viareggio, la sua rivalutazione non si fermi qui, ma organizzando una mostra dei suoi dipinti, che sono tanti e di notevole caratura artistica. Dipinti che pochi conoscono all’infuori di chi li possiede.
Mario Pellegrini