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venerdì, Novembre 22, 2024

Alluvione, inattiva la metà delle aziende colpite. Confindustria sollecita risposte su adempimenti tributari e scadenze

Il monitoraggio sulle imprese industriali colpite dall’alluvione continua: alcune, meno danneggiate, sono ripartite se non a pieno regime almeno in misura significativa, altre sono ancora inattive e in qualche caso lo rimarranno per alcune settimane. Delle 150 imprese industriali censite da Confindustria Toscana Nord nell’area di propria pertinenza (100 del tessile su Prato e Pistoia, più i comuni fiorentini Campi Bisenzio e Calenzano facenti parte parte del distretto pratese, cui si sommano 50 industrie di altri settori manifatturieri delle province di Prato, Pistoia e in minor misura Lucca) la metà ha riportato danni così consistenti da non aver ancora ripreso l’attività.

Si conferma quindi la gravità degli effetti degli eventi atmosferici del 2-3 novembre, con ripercussioni rilevanti anche al di là delle stesse aziende colpite: molte di esse infatti sono parte di filiere produttive che risentono della situazione in tutta la loro articolazione.

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“Nonostante questo quadro – rileva Confindustria Toscana Nord – , le imprese sono ancora in attesa di veder accolte le richieste di un decreto legge che sospenda gli adempimenti tributari, contributivi, previdenziali, amministrativi e ambientali a carico delle imprese dei territori alluvionati”.

Le prime scadenze sono a ridosso: il 16 novembre – dopodomani – è la data ultima per alcuni adempimenti fiscali tra cui l’Iva, oltre che per l’utilizzo in compensazione dei bonus energia e gas del 1° e 2° trimestre 2023; poco oltre, il 30 novembre, toccherà all’Irap e all’Ires. Lo stesso 30 novembre è anche il termine per l’effettuazione degli investimenti su beni materiali Industria 4.0 e comunque prenotati entro il 31 dicembre 2022.

Confindustria Toscana Nord, in collaborazione con Confindustria nazionale, si è mossa subito per chiedere il decreto di sospensione e proroga: “per l’Emilia Romagna fu fatto in tempi rapidi, per le aree alluvionate della Toscana per ora non c’è risposta”, commenta l’associazione.

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