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venerdì, Novembre 22, 2024

Cambiamenti climatici e trasformazione verde: il progetto Phusicos nel lago di Massaciuccoli, esempio da seguire

Un evento per fare il punto sulle prospettive offerte dalle Nature Based Solutions (NBS) ovverosia misure di contrasto all’inquinamento proveniente da produzioni agricole, ed al contempo, garanzia di mitigazione dei fenomeni di erosione e di riduzione dei sedimenti a vantaggio del libero deflusso delle acque.

La tavola rotonda, “Adattamento al cambiamento climatico e trasformazione verde. Il progetto Phusicos nel bacino del Massaciuccoli: risultati e prospettive future”, organizzata ieri nella sede lucchese dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale, ha posto l’accento sul progetto europeo “Phusicos – According to nature”, incentrato proprio sulle NBS realizzate in via sperimentale nel bacino del lago di Massaciuccoli e testate come principale esempio di misure preventive e non strutturali che consentono una prima concreta attuazione delle politiche ambientali in tema di economia circolare.

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Le NBS, in ragione della loro multifunzionalità e della loro naturale sostenibilità, rappresentano infatti una vera e propria opportunità per favorire l’adattamento al cambiamento climatico, accelerare la trasformazione verde, aumentare la biodiversità e, non ultimo, contrastare il consumo di suolo. Temi questi di stringente attualità e interesse anche a causa degli eventi di questi ultimi giorni.

Dopo un sopralluogo sulle aree di intervento Phusicos con Stefania Saccardi, assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, e Gaia Checcucci, segretario generale dell’Autorità di bacino, il tema è stato approfondito nella tavola rotonda presso l’Autorità. Il progetto Phusicos in questi anni ha visto la collaborazione con enti di ricerca nazionali e internazionali e con soggetti privati appartenenti al settore agricolo.

“Nella zona del Massaciuccoli sono state sperimentate soluzioni green innovative, con risultati molto confortanti sulla loro efficacia, che giustificano la replicabilità delle NBS su larga scala, non solo in altre realtà̀ territoriali del distretto idrografico dell’Appennino Settentrionale ma anche dell’intero territorio nazionale – ha sottolineato Checcucci –. Phusicos dimostra, attraverso opere concretamente messe a terra, come sia possibile innescare un processo di profonda trasformazione del modo di gestire e governare il territorio e le sue risorse naturali in chiave preventiva. Si tratta, dunque, di strumenti operativi già testati che vengono messi a disposizione delle nuove politiche di adattamento ai cambiamenti climatici e che si auspica possano trovare spazio anche nei nuovi programmi europei, nazionali e regionali”.

“In questa area pilota – ha proseguito Checcucci in riferimento al bacino del Massaciuccoli – è stato realizzato quello che l’Autorità vorrebbe codificare come modello di governance da seguire: mettere insieme tutti i soggetti pubblici e privati coordinandoli verso un obiettivo di sostenibilità che non è solo ambientale ma anche economico-sociale e che rappresenta un volano di crescita e sviluppo di tante aree agricole come questa e delle realtà imprenditoriali in esse presenti”.

Diventa, dunque, di primaria importanza insistere sulla sperimentazione e diffusione di questa tipologia di opere basate sulla natura a carattere fortemente innovativo, coerenti con gli obiettivi del nuovo Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici e con la pianificazione di bacino. Tali opere, se attuate su larga scala, possono infatti contribuire e favorire quel processo di cambiamento, adattamento e risanamento fondamentale per il nostro futuro.

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